SERGIO TOMASELLI
Cronaca

Cuore di tenebra. Spaccio e grida:: "Di notte, un incubo. Facciamoci sentire"

Sara Monti e il marito Stefano De Fanti, della cartoleria Monti: "Negli ultimi tempi la situazione è ulteriormente peggiorata".

Cuore di tenebra. Spaccio e grida:: "Di notte, un incubo. Facciamoci sentire"

Cuore di tenebra. Spaccio e grida:: "Di notte, un incubo. Facciamoci sentire"

"Abbiamo fatto un esposto in procura, parlato con le forze dell’ordine, con il vescovo e il prefetto. Ci hanno detto di continuare assolutamente a chiamare ogni volta che notiamo qualcosa. Dopo che abbiamo fatto la raccolta delle firme ci sono stati molti più controlli, addirittura due o tre li hanno arrestati".

Sara Monti, titolare dell’omonima cartoleria di via Mameli 3 insieme al marito Stefano De Fanti, è tra le promotrici della raccolta firme organizzata tra residenti ed esercenti della zona che va da piazzetta della Misura a via degli Orgogliosi e alle strade limitrofe.

L’obiettivo – come già dichiarato al Carlino dal promotore primario, l’avvocato Laerte Cenni – è quello di denunciare lo stato di degrado in cui versa il centro storico forlivese. Iniziativa che ha raccolto circa 250 firme nel quartiere, segno inequivocabile che la cittadinanza vive uno stato di insicurezza che dura ormai da anni: "Sono arrivati anche tutti quelli che hanno i vari locali in zona, comprendendo anche via Anita Garibaldi e corso Mazzini. Noi – continua Sara Monti – avevamo promosso questa iniziativa come una cosa dei dintorni. Quando la voce si è sparsa, sono arrivate da noi decine e decine di persone. Nel giro di due settimane abbiamo raccolto più di 200 firme solamente col passaparola".

Sporcizia, spaccio, risse e urla continue durante le ore notturne. Le denunce e le testimonianze dei residenti si sono susseguite nel tempo fino all’inizio di questa settimana, quando, dopo il vertice in procura alla presenza del vicesindaco Daniele Mezzacapo – che ha le deleghe alla sicurezza e alla polizia locale –, è stata emanata l’ordinanza che limita fino alle 20 l’apertura di alcune attività commerciali.

"Mi hanno rigato la macchina più volte, l’ultima a dicembre. I problemi – sottolineano ancora Stefano De Fanti e Sara Monti – sono aumentati da quando il minimarket qui in via degli Orgogliosi ha ottenuto la licenza per il bar. I clienti vengono a prendere da bere e si ritrovano fuori all’angolo con via Fiorini. Ci sono molti nostri vicini in via degli Orgogliosi che hanno anche documentato ciò che succede, materiale che abbiamo interamente portato alle forze dell’ordine".

I risultati dopo il vertice sono apparsi come una timida ripresa, ma il tema della sicurezza e dello spaccio resta in forte discussione: "Lunedì abbiamo fatto una riunione ed è emerso che tra polizia municipale, carabinieri e polizia, dalle 23 in poi, hanno a disposizione solamente due pattuglie di controllo. La situazione è molto grave. Sono anni che diciamo queste cose, così come anche il tema della sporcizia: urina, vomito e chissà che altro, ma adesso veramente la situazione è peggiorata e sono tutti stufi, tra risse e minacce sempre più frequenti".

A ciò si aggiunge un giro di spaccio di droga, con modalità precise e documentate: "Da piazzetta della Misura si spostano in piazza Cavour e ai giardini Orselli. Da quello che si è appurato, sembra una rete organizzata, non sono semplici pusher isolati. C’è sempre quello che fa il palo, quello che passa in ricognizione con il monopattino. Si posizionano tra la cartoleria, angolo via degli Orgogliosi, via Fiorini e via Santa Croce".

Messaggio alle istituzioni, infine, lanciato ancora dai titolari della storica cartoleria Monti che, oltre a possedere l’attività commerciale, sono anche residenti: "Siamo una città universitaria, stiamo cercando di elevarci da una parte e poi invece succede tutto il resto dall’altra. Se non ci muoviamo noi cittadini, gli aiuti non arrivano. Abbiamo voglia di farci sentire, senza creare caos, con la collaborazione del Comune, senza incolpare nessuno".