Dieci storie in un libro: "Ero la voce del paese, tra tuoni ed elicotteri"

Il modiglianese Brienza è uno dei protagonisti del volume della Regione "Comunicazioni interrotte, ho fatto da router unico e giravo col megafono".

Dieci storie in un libro: "Ero la voce del paese, tra tuoni ed elicotteri"

Dieci storie in un libro: "Ero la voce del paese, tra tuoni ed elicotteri"

C’è anche il modiglianese Mattia Brienza nel libro fotografico ‘Quel che conta - Dieci ritratti a un anno dall’alluvione’ presentato a Bologna dalla vicepresidente della Regione, Irene Priolo, con fotografie di Marco Onofri e prefazione di Daria Bignardi. Il volume contiene storie e volti di persone che raccontano fatti riferiti al maggio 2023 e si può leggere gratuitamente sul sito internet della Regione. Mattia Brienza, maestro di religione e musica alle elementari, volontario in parrocchia e vocato al giornalismo, in quei giorni drammatici, con le scuole chiuse, fu di grandissima utilità a tutta la comunità fornendo informazioni non solo.

"Visto che le comunicazioni erano interrotte – racconta – prima realizzai un router unico col mio numero per garantire la rete wi-fi, consentendo ai disperati concittadini di tranquillizzare familiari e amici, preoccupatissimi per il black out. Poi grazie al recupero di un vecchio megafono del nonno, conservato in cantina, mi sono messo in macchina per dare istruzioni col microfono ai concittadini su cosa era utile fare". "Ore 23:50. Ci sono". Fu la prima notizia che diede la notte tra il 16 e il 17 maggio: dopo ore di silenzio e subito arrivarono su WhatsApp e Instagram centinaia di messaggi. "Sapevo che in parrocchia c’era un wi-fi satellitare e, mentre a casa mia la corrente elettrica era saltata da ore, lì c’era ancora. Bastò connettersi e centinaia di persone si precipitarono davanti al Duomo, infatti già dalle 17 era impossibile contattare chiunque fosse a Modigliana".

Informò la Protezione civile che in parrocchia c’era connessione wifi e arrivarono personale del Comune, Vigili del Fuoco, infermieri del 118, farmacisti che chiedevano medicinali urgenti. "Le strade sono interrotte, non uscite, non prendete la macchina, i distributori di benzina sono riservati solo ai mezzi di soccorso – ripeteva urlando nel microfono collegato al megafono –. Le persone si affacciavano alle finestre e mi ringraziavano per aver portato una voce amica tra il rimbombare di tuoni, pioggia ed elicotteri". Il paese era isolato anche per le numerose frane e Brienza volle documentarlo. "Col mio cellulare, – spiega – iniziai a girare dei piccoli servizi, a raccontare, a mandare notizie del paese alle tv locali e nazionali". Ora il suo racconto è protagonista nel libro della Regione che raccoglie le storie più significative. "Sono molto contento e orgoglioso che quel poco che ho fatto sia stato apprezzato e ritenuto utile da un’istituzione pubblica – conclude il modiglianese –: non mi era mai arrivato un ringraziamento ufficiale in questi mesi. Ma non importa, il volontariato non si fa per il riconoscimento: si fa e basta".

Giancarlo Aulizio