OSCAR BANDINI
Cronaca

Distretto biosimbiotico, quali benefici

Si è svolto a S. Sofia il primo convegno dedicato al progetto che coinvolge agricoltori e non solo.

Distretto biosimbiotico, quali benefici

Distretto biosimbiotico, quali benefici

Lo slogan ‘Un’alleanza per il territorio’ ha caratterizzato il primo convegno del Consorzio Romagna Distretto Biosimbiotico dove sono state presentate al centro operativo di Romagna Acque a Capaccio di S. Sofia le esperienze e i progetti che hanno coinvolto gli attori del territorio: agricoltori, istituzioni, scuole, enti di ricerca, università, mondo scientifico e medico. L’incontro introdotto dagli interventi del sindaco di S. Sofia Daniele Valbonesi, di Massimiliano Bernabini presidente Coldiretti Forlì-Cesena e del presidente di Romagna Acque Tonino Bernabè e moderato dal giornalista Mario Russomanno, ha posto il problema di come far collaborare mondi diversi, come dare valore ad ogni singolo protagonista per creare un modello di economia di comunità che metta insieme produttori, istituzioni e ricerca. Tra i contributi vanno segnalati quelli di Nicola Benatti (direzione generale agricoltura Regione Emilia-Romagna) che ha evidenziato come il Distretto Biosimbiotico sia nato da un percorso preparatorio articolato e virtuoso presentato prima dell’uscita della stessa legge regionale e quello del biologo Giusto Giovannetti: "Il microbioma cambia con noi e migliora grazie alla biodiversità che arriva da ciò che mangiamo. Il contributo degli agricoltori è vitale". A tal proposito sono intervenuti due noti imprenditori per il settore avicolo e vitivinicolo, Marco Tedaldi del gruppo Fileni e Marco Martini presidente Poderi dal Nespoli. Prima mensa scolastica ad inserire i prodotti da agricoltura locale e biosimbiotica è stata quella del Comune di Civitella con il sindaco Claudio Milandri che ha voluto ribadire l’importanza dell’educazione alimentare partendo dalle scuole.

Fabrizio Miserocchi, direttore Ior e presidente Irst, ha aggiunto che "la prevenzione è fondamentale per affrontare con consapevolezza i principali fattori di rischio delle patologie oncologiche". Patrizia Serra dell’Irst ha ribadito i risultati positivi dell’alimentazione biosimbiotica sul bioma intestinale, mentre Carlo Fabbri, primario Gastroenterologia di Forlì e Cesena, ha evidenziato le similitudini tra i nostri organi e il mondo vegetale. Il presidente della Camera di Commercio della Romagna Carlo Battistini ha approfondito il tema dell’innovazione in agricoltura. Nelle conclusioni la presidente del Biodistretto Lisa Paganelli ha dichiarato: "Oggi abbiamo fatto un bellissimo percorso, ma per proseguire dobbiamo continuare a lavorare insieme. Stiamo valutando l’ampliamento territoriale e la certificazione di nuove filiere, in particolare quella relativa ai cereali come pane e pasta e successivamente quella dei foraggi legata al settore carne".