Festa del Carmine, si parlerà anche di interventi in Appennino

La popolazione dell'Appennino Tosco Romagnolo si riunirà a Badia della Valle per celebrare la Madonna del Carmine, ricordando anche don Paolo Coradossi, parroco della zona per 50 anni.

Festa del Carmine, si parlerà  anche di interventi in Appennino

Festa del Carmine, si parlerà anche di interventi in Appennino

Le persone che un tempo vivevano nei territori dell’Appennino tosco romagnolo fra San Benedetto in Alpe, Tredozio, Modigliana e Marradi si ritroveranno oggi a Badia della Valle, in Comune di Marradi, per la festa della Madonna del Carmine.

Il programma prevede alle ore 16 conferenza pubblica di Alessandro Liverani di Modigliana su ’Gli eventi alluvionali: maggio 2023. Intervenire in Appennino , mitigare il danno’.

Seguirà una relazione dello scrittore e storico del nostro Appennino Mario Gurioli su ’Le alluvioni del Lamone e del Marzeno negli ultimi 200 anni’.

Seguiranno alle 17 la celebrazione della messa e al termine la processione animata dalla Banda di Popolano. La festa si concluderà con il rinfresco e un concerto di campane. Per l’occasione i partecipanti ricorderanno anche don Paolo Coradossi, parroco di Badia della Valle per 50 anni, dal 1942 al 1992, che morì poi nel 1997 in una casa per pretui a Ravenna ed è sepolto nel cimitero di Badia della Valle.

Nato a San Benedetto in Alpe nel 1913 e poi vissuto a Castel dell’Alpe di Premilcuore, don Coradossi studiò nel seminario di Modigliana, dove fu ordinato prete nel 1937, anno in cui fu nominato parroco di Gamogna, l’antico eremo fondato nel 1053 da San Pier Damiani e attualmente abitato dalle monache delle Fraternità monastiche di Gerusalemme. Nel 1942 fu trasferito a Badia della Valle, che si raggiunge da Modigliana, imboccando la strada provinciale per Marradi e Lutirano.

Quinto Cappelli