Fiumi e messa in sicurezza. Via libera a 234 milioni

Il commissario Figliuolo ha firmato l’ordinanza per finanziare gli interventi. Prevista anche la facilitazione delle procedure per renderle più veloci.

Fiumi e messa in sicurezza. Via libera a 234 milioni

Fiumi e messa in sicurezza. Via libera a 234 milioni

Il Commissario straordinario alla ricostruzione del post alluvione, il generale Francesco Paolo Figliuolo con un’apposita ordinanza ha reso disponibili 233 milioni e 740mila euro per gli interventi di ripristino, recupero e riparazione dei corsi d’acqua dell’Emilia-Romagna.

L’ordinanza, firmata il 28 settembre, è stata ammessa ieri alla registrazione da parte della Corte dei Conti, dopo i preventivi pareri favorevoli espressi dai ministeri di Infrastrutture e trasporti, di Ambiente e Sicurezza energetica, della Cultura e da aprte dell’Autorità nazionale Anti-Corruzione. L’ordinanza sarà efficace con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

"Il provvedimento – spiegano dal Comando operativo di Vertice interforze per conto del commissario – consente di avviare l’esecuzione di un piano di difesa idraulica immediato, mirato a rafforzare gli interventi già avviati in regime di somma urgenza e finanziati con una precedente ordinanza". I soggetti attuatori di tali opere, viene specificato, saranno l’Agenzia regionale di Protezione Civile e i Consorzi di bonifica.

"Mediante il ricorso a strumenti geo-spaziali – si legge sempre nella nota del Comando operativo–, sono stati individuati interventi da realizzare ai fini di tutelare l’incolumità pubblica e privata. Alcuni di questi riguarderanno la messa in sicurezza dei corsi d’acqua che attraversano il territorio pedecollinare e montano a monte della via Emilia". E’ quindi con questi finanziammenti che si dovrà mettere mano alla sicurezza, in particolare ma ovviamente non solo, dei fiumi del Forlivesi e del Cesenate dai quali è scaturito il disastro del 16 maggio.

È previsto inoltre un quadro di semplificazione che renderà più veloci le opere: in particolare una conferenza dei servizi semplificata, l’affidamento diretto dei lavori fino a 500mila euro o una procedura negoziata senza bando con consultazione di 3 o 5 operatori economici per progetti, rispettivamente fino a 1 milione e fino a 2 milioni di euro.