
Ha iniziato a piovere durante la notte, come previsto. L’allerta era rossa e le scuole erano state chiuse con ordinanze dei sindaci, così come i centri diurni proprio per limitare al massimo gli spostamenti in una giornata che si preannunciava complicata. Sin dalle prime ore della notte i volontari delle associazioni di protezione civile erano stati allertati per mettere a disposizione una squadra pronta all’uso dal coordinamento provinciale, mentre altri volontari si erano già premuniti di riempire sacchi di sabbia per cercare di arginare eventuali e probabili esondazioni.
La mattina, in fondo, era anche trascorsa abbastanza tranquilla, ma il perdurare della pioggia ha, purtroppo, reso realtà le più fosche previsioni. Tutti i corsi d’acqua che interessano il territorio di Bertinoro e Forlimpopoli si sono gonfiati oltre il livello massimo, così come gli scoli consorziali non hanno più contenuto l’acqua, andandola a riversare nei campi e nelle strade adiacenti. I tombini hanno iniziato a far gorgogliare acqua dal basso, anch’essi inondando le strade. Il rio Salso e il rio Vedreto, l’Ausa e il Bevano sono esondati in più punti andando ad allagare parte del territorio di Capocolle e Panighina a Bertinoro, San Pietro ai Prati e Selbagnone a Forlimpopoli.
Nella città artusiana nel pomeriggio di ieri si contavano già 15 sfollati che hanno trovato riparo per la notte da amici e parenti, mentre gli uomini del Comune e della protezione civile cittadina allestivano posti letto all’interno del palazzetto dello sport per eventuali altre necessità. Oltre alle zone allagate in pianura, il territorio bertinorese è interessato da vari piccoli smottamenti nella zona collinare, nessuno dei quali, al momento, ha interessato abitazioni, ma si registrano piccoli movimenti franosi nella zona di Montemaggio e nelle vie Consolare, Molino Bratti e Loreta.
Tutte le strade, sia interessate dalle esondazioni che dai movimenti franosi, sono state chiuse. Nella giornata di ieri, a complicare maggiormente una situazione già difficile, ci si è messo anche un piccolo black out, che ha messo fuori gioco il centralino di entrambi i comuni. Subito sono stati attivati numeri di emergenza alternativi, mentre sono stati ripristinati i contatti ufficiali. I Centri Operativi Comunali erano già stati attivati con l’annuncio dell’allerta rossa e, attraverso questi, si sta continuamente monitorando la situazione che, purtroppo, è in continua evoluzione negativa.
Matteo Bondi