Gelate, pioggia e grandine: il freddo è tornato. È già allarme per coltivazioni e salute

L’ondata di maltempo è stata accompagnata da nuovi focolai di malattie ’invernali’. Intanto il Comune riaccende i termosifoni

Gelate, pioggia e grandine: il freddo è tornato. È già allarme per coltivazioni e salute

Gelate, pioggia e grandine: il freddo è tornato. È già allarme per coltivazioni e salute

Dopo l’assaggio d’estate della settimana scorsa è tornato prepotente il volto freddo della primavera. L’improvviso calo delle temperature, la neve in Campigna e le forti piogge in città hanno persuaso i forlivesi a tirare fuori, ancora una volta, giubbotti, sciarpe e coperte. Per far fronte alle avverse previsioni metereologiche di questi giorni, l’Amministrazione ha deciso di concedere una deroga al periodo di riscaldamento per tutti gli immobili pubblici e privati.

Sarà possibile, quindi, riaccendere i termosifoni fino al 29 aprile compreso, per 7 ore giornaliere con una temperatura massima di 19 gradi. Non solo, i caloriferi torneranno a regime anche all’interno delle scuole di competenza comunale di ogni ordine e grado, al liceo classico ‘Morgagni’ e all’istituto professionale ‘Ruffilli’.

Dopo un inizio anno eccezionalmente caldo, i dati elaborati da Coldiretti, su informazioni dell’Isac Cnr, hanno rivelato un aumento delle temperature di +2.20 gradi rispetto alla media storica. Ma il ritorno del freddo minaccia soprattutto il comparto agricolo dove le coltivazioni rischiano di subire gravi danni a causa del rischio di gelate. "Forti grandinate e il maltempo – spiega Alessandro Corsini, direttore di Coldiretti di Forlì-Cesena – hanno colpito duramente la parte sud della provincia, causando devastazioni nei raccolti delle zone collinari e montane. Nelle aree vicine al mare, invece, gli effetti sono stemperati". L’Appennino emiliano ha già registrato i primi danni, con i campi coperti da uno spesso manto di neve: "La prevista pioggia per tutta la settimana – sottolinea Massimiliano Bernabini, presidente Coldiretti provinciale – e le basse temperature avranno conseguenze negative anche sullo sviluppo delle orticole e sulla maturazione delle fragole. I frutteti in fiore, nella valle del Rubicone e nell’alta valle dell’Uso, erano già stati fortemente danneggiati dalla grandinata del 22 aprile".

Ma con il freddo tornano anche i malanni: "In questo periodo, di solito, assistiamo alle prime allergie stagionali – spiega Vincenzo Immordino, medico di medicina generale e sindacalista – e, invece, riscontriamo una riacutizzazione delle malattie respiratorie tipicamente invernali, come broncopolmonite, raffreddore e bronchite. Viste le piacevoli temperature della settimana scorsa, in tanti, soprattutto i giovani, avevano iniziato a vestire leggeri quando il maltempo li ha sorpresi. Assistiamo a un generalizzato aumento degli accessi in ospedale soprattutto per la gestione di focolai di broncopolmonite". Se le patologie delle vie respiratorie colpiscono maggiormente i giovani, tra gli anziani il freddo provoca altri disagi: "C’è un peggioramento delle malattie reumatiche – evidenzia Marco Ragazzini, medico di famiglia e rappresentante sindacale – e dolori alle ossa che in questo periodo, di solito, tende a migliorare grazie alle temperature più miti. Ho osservato un aumento anche delle cadute che poi necessitano di interventi ospedalieri". Anche tra i piccoli continuano a circolare virus e batteri specifici della brutta stagione. Lo conferma la dottoressa Valentina Venturi, pediatra di libera scelta: "Tra i bambini vediamo ancora disturbi che di solito sono tipici dell’inverno come bronchiolite, tosse e febbre. Sono comunque patologie che hanno una gestione e una risoluzione ambulatoriale".

Valentina Paiano