Giappone protagonista sul grande schermo

Gratis per i primi 10 lettori al Saffi il film con Isabelle Huppert nei panni di una scrittrice che intraprende un viaggio per Kyoto

Giappone protagonista sul grande schermo

Giappone protagonista sul grande schermo

Un biglietto per il cinema in omaggio ai primi dieci lettori che, questa sera, consegneranno questa pagina alla cassa del cinema Saffi a partire dalle 20. In sala arriva Viaggio in Giappone. Il film diretto da Élise Girard, racconta la storia di Sidonie Perceval (Isabelle Huppert), una scrittrice francese di successo, che dopo la morte del marito, ha smesso di scrivere.

Quando il suo primo libro subisce una riedizione, Sidonie viene inviata in Giappone per la sua promozione. Qui viene accolta dall’editore locale, che la porta a visitare Kyoto, la città ricca di santuari e templi. Mentre i due viaggiano attraversando i panorami giapponesi tra i ciliegi in fiore, la donna si apre lentamente a lui, fino a intrecciare con l’uomo una relazione.

Il fantasma del marito, però, la perseguita e la donna si renderà presto conto di dover necessariamente imparare a lasciar andare il suo passato per potersi concedere di amare di nuovo. Il film è sì una storia d’amore, ma con lucidità e grande poesia la regista parla anche del mistero della creazione artistica, del potere salvifico della scrittura, dell’elaborazione del lutto e di un senso da dare (o non dare) alla vita.

Rimane ancora in programmazione Perfect Days, il film diretto da Wim Wenders. Sul grande schermo prende vita la storia di Hirayama (Koji Yakusho), un uomo taciturno che vive seguendo una tranquilla e semplice routine in cui ogni giorno è quasi uguale al precedente, pur con tante variazioni inevitabili, che vengono accettate di buon grado.

Hirayama lavora come addetto alle pulizie nei bagni pubblici di Tokyo e svolge la professione con una dedizione scelta con grande cura, in modo da garantire il miglior servizio possibile. Vive in una piccola casa molto modesta, eppure ha trovato lo spazio per realizzare una serra in cui coltiva germogli raccolti da terra e si prende cura delle sue passioni: la lettura, la musica rock e gli alberi che fotografa ogni giorno fino a dare vita a un vasto archivio personale che immortala la vegetazione e i suoi effimeri giochi di ombre.

La sua esistenza procede lenta, ma quelle che apparentemente sono giornate monotone e malinconiche sono in realtà piene di poesia e anche di una tranquilla serenità che l’uomo ha saputo conquistare nel tempo con fatica, seguendo un disegno preciso, e che ora non ha intenzione di lasciarsi sfuggire. Wenders con Perfect days ha dato vita non senza lirismo a un poema del quotidiano fatto di poche cose e girato nel tempo record di appena diciassette giorni.

La critica si è sbilanciata catalogando questa come una delle migliori opere di Wenders, non a caso il Giappone lo ha scelto come film che lo rappresenterà alle prossima edizione degli Oscar.