Un biglietto per il cinema Saffi ai primi dieci lettori che, questa sera, consegneranno questa pagina alla cassa del cinema Saffi a partire dalle 20.30. In cartellone arriva Vermiglio. Il film diretto da Maura Delpero, si svolge in un piccolo paese del Trentino chiamato, appunto, Vermiglio. Siamo nel 1944, Lucia, Ada e Livia sono tre sorelle adolescenti inseparabili, figlie di un eccentrico insegnante. Quando in paese arriva Pietro, un soldato siciliano, Lucia si innamora di lui e ben presto finisce per rimanere incinta. Gli eventi rendono la scelta è obbligata: i due, secondo gli usi del tempo, sono costretti a sposarsi. A questo punto gli equilibri della famiglia cambiano: Livia è la preferita e Ada si sente trascurata. Tutti sentono la mancanza di Lucia quando nel 1945, finita la guerra, parte con Pietro e suo figlio per la Sicilia. Ma lì, dall’altra parte d’Italia, ad attendere Lucia c’è una realtà è ben diversa da come l’aveva immaginata, infatti la giovane scopre nel peggiore dei modi che suo marito era già sposato. Sua moglie, venendo a sapere del matrimonio con Lucia, si vendica sparandogli. La giovane vedova e il suo bambino devono ancora una volta ricostruirsi una vita da soli, senza però rinunciare a rimettere insieme i pezzi del passato del marito, un uomo che in realtà si accorge di conoscere ben poco. Molti dei dialoghi del film si svolgono in dialetto trentino e gli attori sono quasi tutti volti poco noti o non professionisti, ad eccezione di Tommaso Ragno, che veste i panni del capofamiglia. Il film è stato presentato in concorso al Festival di Venezia 2024, vincendo il Leone d’Argento Gran Premio della Giuria e il Green Drop Award. Inoltre concorrerà per la shortlist che includerà i 15 migliori film internazionali candidati all’Oscar selezionati dall’Academy e che sarà resa nota 17 dicembre.
Rimane ancora in programmazione anche La Misura del Dubbio, con la regia di Daniel Auteuil. Protagonista è l’avvocato Jean Monier (Daniel Auteuil), noto per essere riuscito a far assolvere un assassino recidivo, ma che, dopo questo caso eclatante, ha scelto di non accettare altri casi di giustizia penale. Quando incontra Nicolas Milik (Grégory Gadebois), un padre di famiglia accusato dell’omicidio della moglie, Jean viene toccato profondamente dalla storia dell’uomo, che fa vacillare le sue certezze. Convinto dell’innocenza del suo cliente, l’avvocato è disposto a tutto pur di fargli vincere il processo in Corte d’assise, ritrovando in questo modo il senso della sua vocazione. L’opera è tratta dalla raccolta Au Guet-Apens, chroniques de la justice pénale ordinaire scritta dall’avvocato francese Jean-Yves Moyart sotto lo pseudonimo di Maître Mô. L’opera è stata presentata al Festival di Cannes 2024.