I conti per il Natale. Lega contro Forlì e Co.: "Si leggano le delibere, tagli per 91mila euro"

Il carroccio replica all’attacco della lista d’opposizione, che ha pure prefigurato il ricorso al Tar: "La solita minaccia di Calderoni e Morgagni. Confermati i 376mila euro a carico del Comune".

I conti per il Natale. Lega contro Forlì e Co.: "Si leggano le delibere, tagli per 91mila euro"

I conti per il Natale. Lega contro Forlì e Co.: "Si leggano le delibere, tagli per 91mila euro"

Non è tardata ad arrivare la risposta della Lega all’attacco da parte del gruppo comunale di opposizione Forlì e co., che tira le somme in merito ai costi sostenuti dal Comune per alcune voci di spesa, in particolare, quelle per ‘Forlì che brilla’. "Se c’è una cosa – si legge nella nota emessa ieri dal gruppo consiliare della Lega –, che Calderoni e Morgagni sanno fare, oltre a caricare i dipendenti comunali di accessi agli atti, è ‘minacciare’ il ricorso agli organi di controllo".

I consiglieri della Lega rincarano la dose contro le osservazioni ricevute dal gruppo di minoranza, ripercorrendo alcune tappe: "Qualche tempo fa Morgagni si era inventato di sana pianta la cifra di 740mila euro quale investimento complessivo dell’Amministrazione per la terza edizione di Forlì che brilla. Le delibere 448 e 449 del 15 novembre riportano gli importi netti per servizi e forniture di luminarie e per il videomapping: 127.729 nel primo caso e 137.135 nel secondo".

Il confronto prosegue facendo il paragone con le spese sostenute del 2022: "Per le stesse voci l’anno scorso sono stati spesi rispettivamente 139.388 euro nel primo caso e 161.100 per il secondo. Dunque, facendo un calcolo, oltre ad aver già stralciato i tre allestimenti dei giardini pubblici, del Corpus Domini e dell’albero parlante per un totale di 55.800 euro, per le luminarie il Comune quest’anno ha risparmiato 11.595 euro e per il videomapping altri 23.965".

Facendo una mano di conti più complessiva, stando alle cifre riportate dai consiglieri della Lega, sono stati risparmiati 91.360 euro rispetto a 2022; inoltre, "grazie al contributo di molte aziende del territorio le spese a carico del Comune si sono ridotte ulteriormente a 376.300 euro".

Un altro capitolo controverso è, proprio, quello degli sponsor: secondo Forlì e co. risulterebbe la possibilità che vi siano irregolarità nelle modalità di ricerca dei patrocini; tra i donatori ci sono enti a capitale pubblico come la Regione con un’erogazione di oltre 9mila euro. "Trovano da ridire – continua il carroccio forlivese in merito alle dichiarazioni di Federico Morgagni e Giorgio Calderoni – sul fatto che la Regione abbia deciso di concedere un contributo alla città; forse hanno valutato in maniera positiva la proposta della giunta forlivese e in generale, il Comune avrebbe dovuto rifiutare il contributo?".

Forlì e co. da tempo chiede all’Amministrazione una certa sobrietà nella gestione delle spese per cercare di dare priorità al sostegno delle famiglie colpite dall’alluvione. "Non c’è nessun Comune in Romagna – chiosa il comunicato –, che abbia stanziato 380mila euro di fondi propri dopo maggio e, ancora, non c’è nessuna Amministrazione che abbia rinunciato a un introito di 70mila euro istituendo la sosta gratuita dal primo dicembre al 6 gennaio per andare incontro alla richiesta delle associazioni di categoria di incentivare lo shopping in centro storico".

Valentina Paiano