I dolci della tradizione. Dal sale di Cervia al cocco: ecco i gusti dell’anno

L’impennata dei costi delle materie prime non ha fatto venir meno la voglia dell’uovo e non solo. Dai produttori agli empori, bene le vendite.

I dolci della tradizione. Dal sale di Cervia al cocco: ecco i gusti dell’anno

I dolci della tradizione. Dal sale di Cervia al cocco: ecco i gusti dell’anno

Il prezzo medio della fava di cacao, quotata a Londra, raggiunge picchi mai raggiunti prima e si ripercuote – assieme ai costi crescenti legati a trasporto, manodopera e imballaggio – sui prezzi di cioccolato e dolciumi: è l’amara sorpresa che la Pasqua 2024 ha in serbo per i nostri portafogli. Eppure, a giudicare dall’affluenza nei punti vendita specializzati, i forlivesi sembrano decisi a non rinunciare alle tradizioni gastronomiche più dolci, ovvero l’uovo di cioccolato e la colomba pasquale.

La conferma arriva dagli indirizzi ‘cult’ della città, in questi giorni piacevolmente presi d’assalto da una folla di acquirenti dell’ultimo minuto. A partire dallo showroom dei fratelli Gardini a Vecchiazzano, dove sono già esaurite tutte le uova al cioccolato e sale dolce di Cervia, tallonate dall’uovo ‘blend’ al latte 42%, tornato in auge dopo aver ricevuto, a febbraio, il prestigioso premio ‘Tavoletta d’oro 2024’ come miglior cioccolato al latte nella sua categoria.

"Le vendite stanno andando bene – assicurano i fratelli Fabio e Manuele – è vero, l’impennata dei prezzi delle materie prime (cacao, ma anche zucchero, olio d’oliva e tutti gli olii vegetali, ndr) si fa sentire anche per noi, ma siamo riusciti a mantenere stabili i prezzi dei nostri prodotti e ci impegneremo a mantenerli invariati finché potremo".

Fra le colombe – altra specialità della casa – è stata particolarmente apprezzata una novità in edizione limitata, la colomba con arancia di Sicilia e crema al pistacchio, ricoperta da glassa di cioccolato bianco e granella di pistacchi tostati. C’è anche un best-seller tutto dedicato ai bambini: "le uova decorate con pasta di zucchero, raffiguranti animaletti o supereroi".

Per Flamigni, storico colosso della pasticceria made in Forlì, è stata "un’annata da incorniciare" anche per le vendite pasquali, a detta del direttore commerciale e marketing Camillo Serena. Ad andare forte sono soprattutto i ‘classici’, tra cui la colomba tradizionale in lievito madre (con o senza canditi) e quella farcita con le gocce di cioccolato. Ma prendono sempre più piede anche le ‘spiritose’, farcite con creme che ben si sposano a liquori e gin, e quelle custodite nelle scatole di latta, che si rifanno ai nomi di cocktail iconici, come ‘Rossini’, ‘Bellini’ e ‘Margarita’.

Biffi Emporio dolci e L’artigiano dei dolciumi, botteghe assai gettonate dai forlivesi in cerca di deliziose idee regalo (anche personalizzate), sono concordi nell’affermare che l’affluenza si è intensificata soprattutto in queste ore, a fronte di una partenza piuttosto fiacca.

Alla domanda su quale sia il ‘gusto’ più richiesto, la risposta è all’unisono: "il cocco". Se il 2023 era stato l’anno del caramello salato, la cui invasione è stata tale da far impallidire il mitico ‘pistacchio di Bronte’ (con i relativi dubbi sulla sua reale provenienza), il 2024 sembra essere l’anno dell’uovo di cioccolato al cocco, lanciato in edizione limitata dall’arcinota multinazionale svizzera dei Maîtres chocolatiers e da tempo introvabile anche sul sito e-commerce della casa produttrice.