Il documentario sul Cocoricò conquista l’Ortigia Film Festival

"Cocoricò Tapes" ha vinto il premio "Sebastiano Gesù" al Concorso Internazionale Documentari all'Ortigia Film Festival, orgoglio per la squadra di produzione. Il docu racconta l'epoca degli anni Novanta attraverso un luogo simbolo. Proiezioni in programma.

Il documentario sul Cocoricò  conquista l’Ortigia Film Festival

Il documentario sul Cocoricò conquista l’Ortigia Film Festival

Quella di sabato 22 luglio è stata una serata ricca di emozioni per ’Cocoricò Tapes’: il documentario ha vinto il premio ’Sebastiano Gesù’ nel Concorso internazionale Documentari all’Ortigia Film Festival, organizzato a Siracusa in Sicilia. Un traguardo importante motivato "per l’attenzione impiegata nella ricerca e nell’uso d’un archivio ampissimo per vastità e provenienza. Per la capacità di trattare con dignità e onestà la complessità storica di un panorama culturale tra i più controversi degli ultimi decenni, che esplora le terre ignote del divertimento affrancandosi dalle retoriche dei chiaroscuro".

Prodotto dalla casa di produzione cesenate La Furia Film e dalla forlivese Sunset Produzioni, ’Cocoricò Tapes’ racconta il contesto storico e socio-culturale degli anni Novanta attraverso un luogo che ne è simbolo generazionale.

Il premio è motivo di orgoglio per tutti gli attori coinvolti nella realizzazione, come affermato dalla produttrice Lisa Tormena: "Il lavoro di squadra che ha portato alla realizzazione di ’Cocoricò Tapes’ è stato complesso, e vederlo riconosciuto soprattutto dalle studentesse e dagli studenti del CSC è per noi motivo di grandissima soddisfazione".

"Ricevere il premio della giuria composta da giovani studenti - ha aggiunto il regista Francesco Tavella - mi ha maggiormente convinto che questo film può e deve essere un momento di riflessione per le nuove generazioni". E dopo Ortigia ’Cocoricò Tapes’ non si ferma. Il documentario sarà proiettato l’8 agosto a Bagnacavallo, poi il 22 agosto a Bellaria-Igea Marina e infine il 1 settembre a Cesena.

Martina Mastellone