Il faro della Legalità. Confcommercio certa:: "Norme da rispettare"

Giornata nazionale per promuovere e rafforzare una cultura civica. Alberto Zattini: "Abusivismo e concorrenza sleale diffusi, vanno estirpati".

Il faro della Legalità. Confcommercio certa:: "Norme da rispettare"

Il faro della Legalità. Confcommercio certa:: "Norme da rispettare"

L’abusivismo e la concorrenza sleale sono i temi al centro dell’evento di Confcommercio ‘Legalità, ci piace!’, la giornata nazionale ideata dalla confederazione per promuovere e rafforzare la cultura della legalità.

Nel corso dell’evento nazionale, al quale ha preso parte anche il ministro all’istruzione Valditara, è stata presentata un’indagine Confcommercio che ha rilevato anche per il forlivese dati allarmanti, in linea con quelli nazionali. L’usura resta il fenomeno criminale percepito in maggior aumento dagli imprenditori del terziario di mercato (per il 24,4%), seguito da furti (23,5%), aggressioni e violenze (21,3%), atti di vandalismo (21,1%).

Più di un imprenditore su tre teme il rischio di essere esposto a fenomeni criminali come furti, rapine e atti vandalici. Il 22,2% degli imprenditori teme fortemente il rischio di esposizione a usura e racket, a causa delle difficoltà economiche e il complicato accesso al sistema creditizio bancario. Oltre sei imprese su dieci (il 62,8%) si ritengono penalizzate dall’abusivismo e dalla contraffazione. Concorrenza sleale (per il 59,9%) e riduzione dei ricavi (per il 29,1%) sono gli effetti più pesanti.

Il 66,4% dei consumatori ritiene che sui canali di vendita online sia più facile cadere nella trappola dell’acquisto inconsapevole di articoli contraffatti e al 21,5% degli intervistati è capitato di acquistare online prodotti contraffatti credendo che fossero originali. "Nel 2023 l’illegalità – afferma Alberto Zattini, direttore di Confcommercio Forlì – è costata alle imprese forlivesi del commercio e dei pubblici esercizi decine di milioni di euro e ha messo a rischio migliaia di posti di lavoro regolari. In dettaglio, l’abusivismo commerciale, l’abusivismo nella ristorazione, la contraffazione e il taccheggio sono fenomeni diffusi anche nel territorio forlivese".

Zattini cita esempi recenti, a partire "dal circolo multato di 16mila euro perché conservava senza rispettare le regole igienico-sanitarie, o quello di un imprenditore usufruiva personale non in regola. Chi lavora così crea fenomeni di concorrenza sleale. Le leggi vanno rispettate".