Il maltempo torna a colpire. Danni alle coltivazioni: "Piogge come ai Tropici"

Ferrini, presidente di Condifesa lancia l’allarme: "L’acqua eccessiva compromette la crescita delle piante. Il clima è instabile e sta cambiando".

Il maltempo torna a colpire duramente il territorio forlivese. Per tutelare le imprese agricole l’associazione Condifesa ha avviato il monitoraggio degli effetti del meteo avverso sulla filiera di produzione di prodotti della terra. Pioggia intensa, con valori tipici dei climi tropiali, e violente grandinate hanno colpito l’area nord del comprensorio che confina con il faentino e il ravennate. "Anche quest’anno maggio – commenta Andrea Ferrini, presidente di Condifesa Romagna – si caratterizza come un mese molto instabile dal punto di vista meteo e ci sono zone dove le precipitazioni sono state consistenti tanto da azzardare il paragone con le piogge monsoniche".

Negli ultimi cinque giorni, tra Villafranca e Barisano si sono registrati oltre 60 millimetri di precipitazioni. Nella zona sud, invece, si arriva attono ai 35; poco o niente nel cesenate (ad esclusione di Cesenatico) e nel riminese. "I temporali – continua Ferrini – sono stati molto localizzati, con celle temporalesche, seppure con superfici ridotte, hanno scaricato una quantità di acqua impressionante. Questo ha provocato allagamenti e, nei casi più gravi, grandinate intense e diffuse. Se nel ravennate i danni sono stati importanti, in città il fenomeno è leggermente più clemente con danni al momento meno quantificabili ma comunque rilevanti".

L’attenzione agli eventi atmosferici estremi resta alta: "Ciò che si è verificato anche in questi giorni testimonia un clima che cambia e alterna momenti di pioggia pesante concentrata in poche ore a periodi siccitosi".

I dati mostrano una situazione complessa: "Se analizziamo i valori del rain rate del mese di maggio a Forlì – sottolinea il presidente di Condifesa – si toccano i 180 millimetri all’ora: intensità da foresta amazzonica. Le precipitazioni brevi, al massimo della durata di mezz’ora, si verificano con intensità da climi tropicali. La media pluviometrica in città storicamente si assestava sui 40/60 millimetri all’ora, solo in casi eccezionali raggiungeva i 100". I danni all’agricoltura sono ingenti: "I campi di orticole allagati causano il soffocamento delle radici superficiali e ne compromettono la crescita. Non solo, l’umidità presente facilita anche l’insorgenza di attacchi fungini. Per quanto riguarda la grandine la maggior parte degli impianti è dotata di reti apposite ma quelli più datati si affidano alle assicurazioni".

Condifesa, che associa oltre mille imprese agricole, monitora costantemente la situazione: "La raccomandazione che facciamo agli agricoltori – conclude Andrea Ferrini – è di continuare a tenere sotto osservazione le coltivazioni e gli eventuali danni, comunicandoli a noi e alle organizzazioni professionali di appartenenza".