Il successo di ’Altremani’ e la buona ricaduta occupazionale

L'impresa sociale Altremani gestisce laboratori produttivi all'interno del carcere per favorire l'inserimento lavorativo dei detenuti. L'obiettivo è sviluppare competenze e autostima, offrendo loro commesse reali.

Anche se non ci sono dati certi sulla ricaduta occupazionale dei detenuti, una volta usciti dal carcere "stimiamo sia intorno al 60%", dice Lia Benvenuti, direttrice di Techne. L’impresa sociale ’Altremani’, nata nel giugno 2022 su iniziativa di venti imprenditori e manager, ha come finalità la gestione dei laboratori produttivi all’interno del carcere: le imprese che aderiscono al progetto delocalizzano in carcere una parte del processo produttivo, trasferendo le commesse e anche i materiali necessari. L’obiettivo è implementare le competenze e l’autostima dei detenuti, che, con un regolare contratto, sono chiamati a misurarsi con commesse che provengono da imprese, cioè con un vero lavoro, in un percorso che può tradursi, una volta fuori dal carcere, in un concreto inserimento lavorativo. Sono stati aperti laboratori di assemblaggio di materiale elettrico, plastico, metallico; di falegnameria per la realizzazione di bancali in legno; di saldatura, oltre al laboratorio ’manolibera’ per la lavorazione della carta. E c’è anche un laboratorio per confezionare buste di plastica.

p.m.