ALESSANDRO RONDONI
Cronaca

Il vescovo Corazza dal Papa: "Francesco ci ha invitato a essere aperti e creativi"

Ieri l’udienza in cui si è parlato della situazione delle diocesi emiliano-romagnole. Due ore e mezza di incontro. "Non dobbiamo avere paura dei cambiamenti".

Il vescovo Corazza dal Papa: "Francesco ci ha invitato a essere aperti e creativi"

Il vescovo Corazza dal Papa: "Francesco ci ha invitato a essere aperti e creativi"

Mons. Livio Corazza ha incontrato Papa Francesco ieri mattina nel Palazzo Apostolico, in Vaticano, nel corso dell’udienza riservata ai vescovi dell’Emilia-Romagna. All’incontro, durato oltre due ore, c’erano infatti i vescovi che si trovano in questi giorni a Roma per la tradizionale ‘visita ad limina’ che si svolge ogni cinque anni e prevede anche il pellegrinaggio sulle tombe degli apostoli Pietro e Paolo e l’incontro con i dicasteri della Curia romana.

L’appuntamento doveva svolgersi lunedì scorso ed era stato rimandato a causa dei sintomi influenzali del Papa. Ieri c’è stata comunque l’occasione per mons. Corazza e gli altri vescovi per illustrare la situazione delle proprie diocesi, il cammino compiuto nelle varie realtà ecclesiali emiliano-romagnole e le caratteristiche che contraddistinguono la nostra terra da un punto di vista religioso, sociale e culturale. Erano presenti, fra i vescovi, anche il forlivese mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola, vescovo di Carpi e vicepresidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, e mons. Giacomo Morandi, vescovo di Reggio Emilia e presidente della conferenza episcopale emiliano-romagnola.

"È stata una mattinata molto intensa – racconta dal Vaticano mons. Livio Corazza – iniziata alle 7 con la concelebrazione dei vescovi emiliano-romagnoli della messa nella basilica di Santa Maria Maggiore. Poi abbiamo incontrato Papa Francesco, un dialogo lungo, durato dalle 9 alle 11.30. Lui era sereno, aveva voglia di parlare, non aveva fretta e il tempo è volato senza accorgersene. Papa Francesco ha introdotto il dialogo, invitandoci ad essere schietti e sinceri. Siamo poi intervenuti tutti, toccando tanti argomenti: i cambiamenti che la Chiesa sta affrontando, la crisi delle vocazioni, il coinvolgimento dei laici, i giovani, le famiglie, i migranti, l’impegno sociale e politico dei cattolici. Sono stati richiamati anche i compiti del vescovo e il Papa ci ha invitato a non aver paura dei cambiamenti, a non chiuderci, a essere creativi, approfittando anche delle occasioni che offre il Sinodo, e ha incoraggiato la collaborazione tra noi vescovi".

Corazza già mercoledì aveva salutato il Papa e gli aveva regalato la maglietta bianca con un cuore azzurro e la scritta ‘Tin bota Romagna’ durante l’udienza generale in Aula Paolo VI, presenti anche i pellegrini della diocesi di Forlì-Bertinoro giunti per l’occasione. "Al Papa ho sottolineato pure la necessità della collaborazione nelle attività pastorali delle diocesi. È stato un forte momento di Chiesa, abbiamo vissuto un forte senso di comunione e di collaborazione, ci siamo sentiti responsabilizzati ancora di più come vescovi, non solo verso le diocesi che guidiamo ma verso tutta la Chiesa".

Dopo l’udienza con il Papa i vescovi hanno proseguito gli incontri con gli altri dicasteri rimasti (lunedì avevano iniziato le loro visite con quello delle Comunicazioni sociali). Si sono così trasferiti al Dicastero della Cultura ed educazione cattolica, al Servizio tutela minori e, nel pomeriggio, al Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale e a quello per i Laici, la Famiglia e la Vita.

Mercoledì scorso, nella basilica di San Giovanni Laterano, i vescovi della regione hanno concelebrato la messa alla presenza di tutti i pellegrini, inclusi quelli forlivesi giunti con un pullman. Anche lunedì mattina, nelle Grotte della Basilica vaticana, alla Confessione di San Pietro, mons. Corazza e i vescovi emiliano-romagnoli hanno concelebrato la messa presieduta dal cardinal Zuppi. La Visita ad limina si concluderà domani.