SOFIA NARDI
Cronaca

In campo nell’alluvione. Valeria simbolo d’impegno: è Alfiere della Repubblica: "Ho fatto ciò che sentivo"

Ieri il prestigioso annuncio da parte del presidente Sergio Mattarella: la 17enne forlivese ha aiutato a coordinare i tanti volontari giunti in soccorso.

In campo nell’alluvione. Valeria simbolo d’impegno: è Alfiere della Repubblica: "Ho fatto ciò che sentivo"

In campo nell’alluvione. Valeria simbolo d’impegno: è Alfiere della Repubblica: "Ho fatto ciò che sentivo"

"Ho fatto quello che mi sembrava giusto in quel momento e non avrei mai immaginato, per così poco, di ricevere un riconoscimento tanto importante". È felice ed emozionata la diciassettenne forlivese Valeria Frasca, che ieri ha ricevuto l’incredibile notizia: il suo nome è tra quelli dei 29 nuovi ‘Alfieri della Repubblica’, titolo conferito nientemeno che dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che quest’anno si è particolarmente ispirato ai disastri che hanno colpito prima la Romagna e poi la Toscana, portando con sé, oltre agli incalcolabili danni e alla perdita di diverse vite umane, anche un incredibile carico di altruismo, solidarietà e generosità che ha animato soprattutto i giovani.

La scelta di Valeria non è un caso raro, ma non per questo ha meno valore. Anche se la sua casa è stata risparmiata dalla furia dell’acqua, infatti, lei non ha esitato: sin da subito ha deciso che anche lei voleva dare una mano. Suo padre, Cristiano Frasca, è il fotografo del Carlino e la sua era una delle pochissime auto a circolare in strada anche nelle ore più critiche della tragedia. Insieme a lui Valeria, ma solo per un breve tratto di strada: si è fatta accompagnare nella sede del circolo Inzir, in via Bezzecca, dove era stato improvvisato un centro di smistamento volontari. Il circolo si trova in una posizione strategica, alle porte del quartiere San Benedetto e l’acqua l’ha solo lambito.

All’interno del circolo Valeria Frasca, insieme ad altri volontari, ha dato una mano a prendere i dati di chi si proponeva per spalare e pulire, organizzando i gruppi che poi sono stati indirizzati nel quartiere: "Chiamavano in tantissimi – racconta – e non solo da Forlì, ma da ogni parte d’Italia. Era importante coordinare tutti e accordarci con gli altri gruppi in modo che tutte quelle energie non venissero sprecate". Non è stato facile, ma era necessario. "Organizzare tutto era in effetti complicatissimo, le chiamate tantissime e ancora di più – continua – i bisogni delle persone del quartiere che stavano vivendo momenti di enorme tensione".

Un’esperienza dura che, però, ha anche lasciato tanto: "La cosa più bella è stata vedere il senso di comunità e di solidarietà che animava le persone: c’era la voglia di spendersi, di fare la propria parte… C’era chi arrivava senza nemmeno una pala, solo con il desiderio di fare il massimo". Le pale, poi, sono state fornite e nessuno è stato lasciato indietro, tant’è che già nelle prime settimane le maggiori necessità erano state esaudite.

Il servizio di Valeria è andato avanti senza sosta fino alla riapertura delle scuole: "La sera quando tornavo a casa, ero stanca, ma avevo il cuore gonfio perché avevo visto tantissime persone pronte a spendersi per gli altri". E adesso tanto impegno è stato premiato nientemeno che dal presidente Mattarella.