"In carrozzina da protagonisti"

Matteo Gironi, studente di Sociologia con disabilità, candidato per 'Rinnoviamo Forlì', vuole abbattere barriere architettoniche e favorire l'inclusione.

Studente universitario vicino alla laurea in Sociologia, Matteo Gironi è uno dei candidati della lista ‘Rinnoviamo Forlì’. Nato a Cesena l’8 febbraio 2001, due mesi prima del previsto per un problema durante la gravidanza che complicava l’afflusso di ossigeno: vive quasi da sempre su una carrozzina. "Da piccolino usavo una specie di deambulatore – racconta – perché mi manca la stabilità e l’equilibrio e le gambe le uso come appoggio. Poi ho cominciato a usare la carrozzina e visto che il basket è la mia passione, da diversi anni pratico questa specialità con la Papa Giovanni XXIII. Da piccolo il mio sogno era diventare come Micheal Jordan".

Ma il basket non è la sua unica passione...

"Mi piace molto scrivere, ascoltare musica e opero anche nel volontariato: raccolgo la spazzatura con i sacchi che ci fornisce Alea".

E la politica quando e come entra nella sua vita?

"È stata tutta ‘colpa’ di Michele Fiumi, portavoce di ‘Rinnoviamo Forlì’, che è un amico di famiglia, che un giorno mi ha raccontato la storia della lista ‘Rinnoviamo’ e mi ha detto che sarebbe stato bello se fossi entrato a farne parte".

E lei cos’ha risposto?

"È stato come un fulmine a ciel sereno che ha attraversato la mia vita. Sono stato onorato che abbia chiesto il mio coinvolgimento e ho subito accettato perché se c’è da aiutare e dare una mano a qualcuno io non mi tiro mai indietro".

Cosa farebbe se venisse eletto?

"Mi adopererei molto sul versante assistenziale per aiutare i cittadini che come me hanno disabilità a vivere la nostra città a 360 gradi e in tutto e per tutto per farli sentire parte della città e cittadini più coinvolti".

Lo sport che ruolo ha in questo?

"Fondamentale: abbatte le barriere architettoniche e consente alle persone di confrontarsi fisicamente e col pensiero. La disabilità è un’arma, non un impedimento".

Ha citato le barriere architettoniche. Ce ne sono troppe?

"Cercherei di abbatterle per far sì che ogni parte della città sia accessibile e fruibile a tutti".

Stefano Benzoni