La città invasa da 117 trattori: "Colpiti da burocrazia e alluvione"

Oltre 200 agricoltori e allevatori in corteo hanno fatto sentire la loro voce e avanzato richieste al prefetto

La città invasa da 117 trattori: "Colpiti da burocrazia e alluvione"

La città invasa da 117 trattori: "Colpiti da burocrazia e alluvione"

Erano 117, come confermato dalla polizia, i mezzi agricoli che alle 9 di ieri mattina erano parcheggiati davanti alla Cantina Sociale Forlì-Predappio, in zona Due ponti, in attesa del segnale per la partenza: appuntamento in piazza Ordelaffi, sede della prefettura. Erano lì per quella che è stata battezzata "la protesta dei trattori". Una rivolta che sta attraversando parte dell’Europa e tutta Italia, dal Piemonte alla Sicilia. Ma che in Romagna, con una stima dei danni all’agricoltura dovuti all’alluvione che si avvicina al miliardo, assume toni più cupi.

"Non ci piace la violenza e non vogliamo fare come in Francia – dice Marilena, produttrice che ha un banco al mercato coperto di piazza Cavour – ma siamo molto preoccupati". Una protesta che è nata e si è alimentata sui social. "Non ci sentiamo rappresentati dalle nostre associazioni – dice Franco Fagioli, titolare di un’azienda agricola tra Forlì e Forlimpopoli –. Da quest’anno ci aumentano Irpef e Imu, mentre stanno crescendo i costi di produzione e la burocrazia ci soffoca". Sono davvero tanti e hanno la tensione disegnata sul viso. Ci sono trattori e camion di tutte le dimensioni; molti sventolano la bandiera italiana, altri ostentano cartelli di protesta: "l’agricoltura sta morendo" "il cibo non nasce in frigorifero". Con le aziende fortemente danneggiate, mentre i risarcimenti tardano ad arrivare, vengono da tutta la provincia. Ma ce ne sono anche dalla vicina Rimini. Una decina di auto della municipale li ha scortati lungo il tragitto, regolando il traffico soprattutto in prossimità delle rotatorie: partiti alle 9, 30 da via Due ponti, hanno coperto un percorso di una manciata di chilometri sulla Ravegnana, passando per via Punta di Ferro, via Bertini, via Gramsci, per arrivare a viale Roma e poi immettersi in piazza della Vittoria, dove alle 10,20 hanno impegnato la rotatoria per imboccare viale Matteotti. Parcheggiati i mezzi ai Portici, da lì è partito il corteo a piedi: oltre 200 agricoltori hanno scortato i tre trattori autorizzati ad entrare in città. Da corso Mazzini fino a piazza Saffi e poi, accompagnati dalle note di ’Romagna mia’, hanno imboccato via delle Torri. Quindi l’arrivo in piazza Ordelaffi, per essere ricevuti dal Prefetto, al cui tavolo hanno lasciato un documento con le loro richieste.

Tra queste, i risarcimenti per i danni causati dall’alluvione; il diritto a partecipare alla definizione della politica dei prezzi, con la richiesta di evidenziare il costo alla produzione e il prezzo finale; una politica agricola europea che incentivi la qualità; agevolazioni per il carburante e una tutela riguardo ai tassi di interesse; una disciplina più rigorosa sul versante dell’importazione di materie prime e prodotti dall’estero; un’attenzione alla figura dell’agricoltore e dell’allevatore "valorizzandola come custode del territorio e del patrimonio naturale". Ora, presentate le richieste, aspettano risposte concrete. Davanti alla prefettura, alcuni agricoltori hanno organizzato un banchetto, con assaggi di formaggio e salame. Niente carne allevata in laboratorio o cavallette fritte.

Paola Mauti