Molti la conoscono come la Saponificatrice di Correggio e la sua è una storia dell’orrore, infatti Leonarda Cianciulli, morta nel 1970, uccise tre donne, per poi scioglierle nella soda caustica, proprio come avviene nel processo utilizzato per realizzare il sapone. Cianciulli è passata alla storia come una delle più efferate serial killer italiane. Sulla sua vicenda il regista forlivese Alessandro Quadretti aveva realizzato un documentario nel 2008 dal titolo ‘La saponificatrice – Vita di Leonarda Cianciulli’.
Ora Quadretti ha in cantiere un nuovo progetto: questa volta si tratta di un film da girare insieme alla sceneggiatrice italo-britannica Inga Sempel. Nel 2023, con Officinemedia, il film ‘Io, la Saponificatrice’ ha vinto il ‘bando di sviluppo per opere cinematografiche’ della Regione, ottenendo un finanziamento che copre parte delle spese di scrittura della sceneggiatura, la sua traduzione in inglese, partecipazioni a pitch e co-production market, la produzione di un teaser e, per sostenere le ultime fasi di sviluppo del lavoro, è attivo un crowdfunding su eppela.com. L’intero progetto di Quadretti e Sempel sarà presentato in queste settimane in una serie di eventi che vedranno alternarsi la lettura di pagine della sceneggiatura alla visione di foto e film d’archivio: giovedì 18 gennaio al Mazapegul di Civitella, il 19 gennaio al caffè letterario Nove100 di Faenza, poi il il 6 febbraio al CanDischi di Forlì e altre date ancora da stabilire (per tutti i dettagli è possibile consultare la pagina Facebook ‘Io, la Saponificatrice’).
"L’idea di riprendere in mano la vicenda di Leonarda Cianciulli anni dopo il documentario – spiega Quadretti – è maturata nella consapevolezza del grande potenziale della vicenda e del personaggio: ci attraeva la possibilità di raccontare quella storia da un punto di vista nuovo ed originale, mettendo da parte la semplice narrazione dei delitti e i loro aspetti più truci e grotteschi. Decidemmo subito di inventare un personaggio femminile da affiancare a Leonarda che fosse protagonista almeno quanto la Saponificatrice".
La storia è ambientata nel 1970: a Bologna, una giovane e ambiziosa antropologa criminale, Virginia, scopre che Leonarda Cianciulli è ancora viva, internata in manicomio. Decisa a cogliere questa occasione per applicare in Italia le nuove teorie del profiling criminale, la raggiunge a Pozzuoli per intervistarla. In una serie di colloqui in cui all’analisi dei delitti si intreccia la manipolazione emotiva, Virginia capisce che investigare la donna dietro al mito la porterà a compromettere se stessa e quello in cui ha sempre creduto.
Sofia Nardi