L’amarezza dei residenti:: "Noi tra degrado e indifferenza. La giunta ci ha dimenticati"

San Lorenzo in Noceto trascurato: residenti scrivono alla giunta comunale denunciando la mancanza di interventi e servizi nel quartiere, rischiando di diventare un dormitorio senza attrattiva per giovani coppie.

L’amarezza dei residenti:: "Noi tra degrado e indifferenza. La giunta ci ha dimenticati"

L’amarezza dei residenti:: "Noi tra degrado e indifferenza. La giunta ci ha dimenticati"

Terre di confine dimenticate. Tra cui San Lorenzo in Noceto. È la sostanza che emerge dalla lettera firmata due resisdenti della frazione forlivese che sorge tra San Martino in Strada e Fiumana. Una missiva figlia di una riunione pubblica tra gli abitanti di San Lorenzo in Noceto organizzata per discutere di alcune problematiche essenziali per la vita del quartiere.

Gabriele Brunelli e Nevio Fabbri: sono loro i firmatari della lettera, rivolta all’amministrazione comunale di Gian Luca Zattini: "Notiamo con interesse gli sforzi che la giunta sta facendo per il centro storico e l’immediata periferia, ma il forese, cioè i quartieri di confine, vivono nella dimenticanza". La sensazione dei residenti è che San Lorenzo sia ormai divenuto un quartiere dormitorio, a causa della mancanza di interventi volti a potenziare o anche solo mantenere i servizi presenti. Vengono segnalate le condizioni di degrado in cui versano gli impianti del campo sportivo e le tante occasioni perse. Cinque anni fa, ad esempio, "la giunta sembrava intenzionata a recuperare la palazzina dell’ex campo tennis come centro anziani, ma il progetto rimase sulla carta". Un anno fa il Forlì Calcio aveva manifestato "l’interesse a portare parte dell’attività giovanile nel quartiere". Poi però "batti e ribatti siamo ancora fermi e nel frattempo il Forlì Calcio ha trovato altro sbocco per l’attività".

Altro tema caldo è quello dei trasporti pubblici, che nei mesi estivi collegano il quartiere a Forlì solo una volta ogni due ore, provocando disagi in particolar modo alla popolazione più anziana. Trovano spazio nella lettera anche i timori relativi alla sorte della scuola materna, che sembra essere giunta al termine di una storia durata 40 anni. A causa del calo degli iscritti, infatti, molto probabilmente la scuola non riaprirà a settembre e le famiglie dovranno spostare i bambini in istituti più lontani. Viene criticato poi anche il recente accorpamento del comitato di quartiere a quello di San Martino in Strada, che ha ridotto la partecipazione degli abitanti di San Lorenzo.

Nella lettera si evidenzia come "le convocazioni siano diventate più rare, tardive e avvengano esclusivamente via Facebook, con il risultato che non tutti ne vengono a conoscenza in tempo". In conclusione, Brunelli e Fabbri lanciano "un accorato appello sul rischio di un futuro imminente in cui il quartiere non sarà più appetibile alle giovani coppie, che preferiranno zone dotate di servizi un tempo presenti anche a San Lorenzo in Noceto, ma ormai scomparsi".

Michele Santolini