SOFIA NARDI
Cronaca

L’amarezza e la speranza dei Romiti: "Resta il dolore, ma c’è un futuro"

Lettera di Stefano Valmori, rappresentante di quartiere (che non partecipa al sit-in), alle due leader

L’amarezza e la speranza dei Romiti: "Resta il dolore, ma c’è un futuro"

L’amarezza e la speranza dei Romiti: "Resta il dolore, ma c’è un futuro"

L’arrivo in città della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e della premier Giorgia Meloni sarà accolto da un sit-in di protesta organizzato da 24 sigle e associazioni, tra le quali Anpi, Cgil, Fridays For Future, Legambiente, No megastore, le quali lamentano l’insufficienza e l’intempestività degli aiuti.

Tra i partecipanti alla manifestazione che prenderà il via già dalle 12, un’ora prima dell’arrivo previsto delle alte cariche, c’è anche il quartiere Foro Boario-San Benedetto, in rappresentanza di una delle zone più colpite della città. All’appello mancheranno i Romiti che già in passato avevano evitato di partecipare (almeno ufficialmente) a manifestazioni analoghe. Il quartiere, però, ha deciso di essere comunque virtualmente presente all’incontro rivolgendosi direttamente a von der Leyen e Meloni tramite una lunga lettera a firma del suo rappresentante Stefano Valmori: "Il primo pensiero, che vogliamo mettere davanti alla vostra visita, è per le vittime, morte perché il legame con la propria casa era insuperabile, o per cercare di salvarla, o per cercare di salvare i frutti del proprio lavoro. Non vanno dimenticate. In attesa di ascoltare il contenuto delle dichiarazioni, riteniamo importante che abbiate deciso di riconoscere con la vostra presenza la gravità di quanto è successo e la consapevolezza che ancora tanto rimane da fare per risollevare il territorio e mantenere gli impegni annunciati nei mesi scorsi".

Il rappresentante di quartiere, poi, passa in rassegna le luci e le ombre di questi mesi: da un lato una fruttuosa collaborazione con le istituzioni, dall’altro lacune ancora da colmare con risposte puntuali e concrete. "Ci fa piacere l’attenzione di due delle massime cariche istituzionali, ma pur a fronte di azioni e vicinanza da parte dell’Amministrazione e dalla Regione, permangono pesanti difficoltà per le famiglie e le attività economiche colpite dall’alluvione. Da otto mesi stiamo lottando e vivendo questa condizione estremamente dura. Se volete toccare con mano la difficoltà in cui si trovano ancora centinaia tra famiglie e attività e confrontarsi direttamente con noi, saremo lieti di accogliervi nel quartiere Romiti".

Valmori, poi, ribadisce come "le nostre iniziative come volontari siano state immediate e continue", ma sottolinea che "La situazione è ancora grave e la necessità di sostegni impellente, perciò il Governo e l’Europa non devono dimenticare questo territorio e i riflettori devono rimanere accesi su questa tragedia che ha colpito numerose famiglie, imprese e associazioni che hanno bisogno di essere sostenuti ancora più di quanto è stato fatto fino ad ora. Abbiamo bisogno di atti concreti ed interlocuzioni fattive che generino una risoluzione della nostra situazione attuale".

Valmori parla a nome dei suoi vicini di casa che con lui hanno condiviso il climax di terrore culminato il 16 maggio scorso e rivolge un appello preciso a von der Leyen e Meloni: "Abbiamo bisogno di credere che la politica locale, regionale, nazionale e anche europea possa aiutarci a ricercare una risposta in questo mare di interrogativi per il futuro. La vostra visita a Forlì – conclude – rende più forte la voglia di noi cittadini volontari a far sì che possiamo di nuovo metterci in marcia per ricostruire, con la speranza che non verremo lasciati soli anche in futuro".