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Lavanda sopravvissuta al fango: "Rilanciamo anche con il miele"
di Maddalena de Franchis
C’è una bellezza figlia del mese di giugno, ha i toni delicati del viola e un profumo capace di riportare indietro nel tempo, fino al guardaroba dell’infanzia: è lo spettacolo della fioritura della lavanda, il cui culmine è previsto nella seconda metà del mese. Una sorta di rituale magico che, a Forlì e dintorni, è divenuto un vero e proprio appuntamento fisso, grazie a diverse aziende agricole che ne hanno intuito le potenzialità. Tra queste, anche quella della famiglia Scozzoli in via Minara 11/L a San Tomè: Raffaella è apicoltrice e titolare assieme al padre Giovanni.
Dalle semplici visite guidate dei primi anni di fioritura si è passati, negli anni, a un calendario di eventi ricco e variegato, destinato a concludersi ai primi di luglio, con il ‘saluto alla lavanda’ e il conseguente taglio delle piante. "Un anno fa, l’alluvione ha seriamente danneggiato il nostro lavandeto, le piante hanno sofferto di asfissia radicale – ricorda Raffaella Scozzoli –. Siamo stati costretti a potarle ed eliminare le parti compromesse. Dunque i visitatori noteranno, nel campo, alcune zone rade. Siamo abituati a cogliere sempre il lato positivo, anche nelle difficoltà, quindi ci piace pensare che le persone avranno più spazio per sedersi tra i filari, proprio in mezzo ai fiori".
L’alluvione ha comportato anche la perdita di numerose arnie e compromesso, inevitabilmente, la raccolta del miele nella scorsa stagione: "Abbiamo avuto una produzione scarsa, quasi zero – ammette l’apicoltrice –. Eppure, anche l’anno scorso abbiamo organizzato un ciclo di eventi nel lavandeto: avevamo voglia di regalare, ai visitatori e a noi stessi, uno squarcio di bellezza in tutto quel grigiore. Aspettiamo con ansia la fioritura della lavanda: per noi è un momento di dialogo e confronto con le tante persone che vengono a trovarci".
Tornando al programma delle iniziative promosse dall’azienda agricola, l’inizio è previsto stasera alle 20, con un ‘bagno di suoni’ tra i fiori di lavanda, seguito da un pic-nic. Seguiranno, nei giorni successivi, sedute di yoga, corsi di automassaggio, risveglio con yoga in lavanda, apertivi e merende solidali. Il calendario, in costante aggiornamento, è disponibile sulla pagina Facebook dell’azienda di San Tomè. Previsto anche un momento divulgativo, un ‘viaggio sensoriale’ condotto dalla stessa Raffaella Scozzoli e dedicato alla vita delle api, al loro lavoro incessante per la produzione di miele.
Forlì può dirsi ormai un piccolo, incantevole, angolo di Provenza: la fioritura si può ammirare anche in via Tripoli, nella sede della società agricola di Anna Baldassari e Marco Mosti, titolari de ‘L’aia di Anna e Marco’. A grande richiesta, i due riproporranno – per tre weekend consecutivi, il primo è stato quello appena trascorso – l’iniziativa ‘Raccogli il tuo mazzo’, che offre la possibilità di raccogliere autonomamente il proprio mazzetto di lavanda, al costo simbolico di 3 euro a mazzo (consigliata la prenotazione sulla pagina Facebook dell’azienda agricola).