Le proposte dei candidati a Confindustria: "Metro di superficie". "Ora Eridania e Ripa"

Graziano Rinaldini punta su università e innovazione. Zattini dà priorità al Pnrr. I rapporti istituzionali? "Isolati". "No, c’è Romagna Next"

Le proposte dei candidati a Confindustria: "Metro di superficie". "Ora Eridania e Ripa"

Le proposte dei candidati a Confindustria: "Metro di superficie". "Ora Eridania e Ripa"

La delegazione di Forlì-Cesena di Confindustria Romagna, guidata dal vicepresidente dell’associazione Giovanni Giannini, ha incontrato i principali candidati a sindaco dei due capoluoghi di provincia. Per Forlì erano presenti Gian Luca Zattini e Graziano Rinaldini. Molti i temi affrontati, a partire dal documento di priorità individuate dall’associazione: emergenza abitativa, manutenzione idrogeologica, infrastrutture ferroviarie, stradali e anche digitali. "Abbiamo ascoltato con interesse le proposte di ognuno – afferma Giannini –. Qualunque sarà l’esito delle urne, l’auspicio è che i rapporti tra i due co-capoluoghi proseguano e si rafforzino".

"A livello locale, dobbiamo prendere atto che l’Unione dei Comuni della Romagna forlivese non ha prodotto i risultati attesi – ha dichiarato Zattini –. Ci attendevamo capacità assunzionale e maggiori finanziamenti. Non sono arrivate né l’una né gli altri. D’altra parte, abbiamo sperimentato con successo Romagna Next, il primo ‘laboratorio’ nazionale di pianificazione strategica interprovinciale che si pone come obiettivo il rafforzamento della competitività della Romagna per rispondere in maniera strategica alle sfide dei prossimi decenni".

Per Rinaldini "sviluppo tecnologico, transizione energetica e infrastrutture sono i temi chiave sui quali si giocano le sfide del territorio della città di Forlì. Nel contesto territoriale e nel panorama regionale scontiamo anni di isolamento, dal punto di vista istituzionale, che richiedono nuovi investimenti a partire dal rapporto tra Università e mondo del lavoro, con un alto contenuto tecnologico. Fondamentale è che questo avvenga in una città che sappia coniugare capacità residenziale, qualità della vita, ricchezza culturale e ricezione turistica".

Sul tema della tenuta idrogeologica: "L’alluvione ci ha insegnato che qualcosa, a livello manutentivo, è mancato, soprattutto nelle vallate – ha esposto Zattini –. Le opere di prevenzione da parte della Regione sono state insufficienti e le casse di espansione sono risultate poche e inefficaci". "Come ha sottolineato il centro studi di Confindustria Romagna – è la posizione di Rinaldini –, a un anno da quei drammatici eventi, quasi la metà delle aziende colpite non ha ricevuto alcun tipo di ristoro, nonostante le tante promesse del Governo. La Regione sta procedendo alla mappatura delle zone alluvionate e a fine anno è previsto il piano che metterà a punto le linee guida per la ricostruzione del post alluvione. Di questo dovrà tenere conto il nuovo Piano Urbanistico Generale, sul quale Forlì è in ritardo rispetto ad altri Comuni".

Il futuro prossimo? "Dobbiamo mettere a terra 81 milioni di euro del Pnrr entro il 2026 – ha affermato Zattini –. È la sfida delle sfide. Poi ci sono i luoghi simbolo della rigenerazione urbana: la Ripa e l’ex Eridania". "Sul tema delle infrastrutture è necessario ripensare al progetto della via Emilia bis – ha concluso Rinaldini –, realizzare la metropolitana di superficie e linee ad alta velocità".

Matteo Bondi