Luminarie, Esselunga tra gli sponsor. Ascom: "Perché proprio in città?"

Il Comune di Forlì ha reso noti gli sponsor che hanno messo circa 150mila euro per le luminarie e il videomapping di Natale, ma Confcommercio si chiede perché Esselunga abbia donato 75mila euro. Il Comune non ha risposto alla nota di Confcommercio.

Nella presentazione di venerdì, il Comune ha reso noti anche gli sponsor che hanno messo circa 150mila euro per luminarie e videomapping, consentendo così all’Amministrazione di risparmiare in tutto 200mila euro rispetto al tetto massimo previsto, che ammontava a 740mila. Sul sito di ‘Forlì che Brilla’ sono riportati Esselunga, MediaWorld, Unica Reti, Hera, Romagna Acque, ‘Romagna-La terra della dolce vita’ e Apt, l’agenzia di promozione turistica dell’Emilia-Romagna. "Un elenco molto interessante – ha scritto ieri il direttore di Ascom-Confcommercio Forlì Alberto Zattini – per il nome di Esselunga. Resto perplesso. Questi 75mila euro che la catena di supermercati ha deciso di versare, come dobbiamo interpretarli?".

Esselunga, che era in predicato di aprire a Forlì fino a qualche anno fa, avrebbe versato da sola quanto tutti gli altri sponsor: 75mila euro. "Come noto – riprende Zattini – è tramontato il progetto di aprire un Esselunga in via Bertini dopo la levata di scudi di associazioni di categoria e cittadini. Ci sono forse novità delle quali non siamo a conoscenza? Questo è un chiaro ed evidente segnale, che qualcuno ci deve spiegare come interpretare". Il ragionamento prosegue diventando sempre più esplicito: "Cosa c’entra Esselunga con la città? C’è un altro accordo con l’amministrazione comunale? Perché altrimenti la catena dovrebbe donare 75mila euro donati per le iniziative di Natale? Perché proprio a Forlì? La domanda mi pare legittima. L’amministrazione comunale intende rispondere o anche questa volta farà scena muta?".

Contattato dal Carlino, il Comune ha scelto di non replicare alla nota di Confcommercio. L’associazione economica aveva già criticato con forza la posizione dell’Amministrazione in merito a Formì, la nuova grande area di Pieveacquedotto. E non manca di sottolinearlo nuovamente: "Ci stupisce in negativo questa corrispondenza di amorosi sensi tra l’amministrazione comunale e la grande distribuzione".