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Missione Sanremo: "Liscio, Forlì lancia i giovani di Santa Balera"
Tra pochi giorni, esattamente mercoledì prossimo, si esibiranno sul palco più ambito d’Italia: quello di Sanremo. Dei 15 componenti dell’orchestra Santa Balera, chiamata da Amadeus a eseguire ‘Romagna mia’ nel corso del Festival, sei sono giovani musicisti e cantanti forlivesi. "Sono il nostro orgoglio": ha usato queste parole il sindaco Gian Luca Zattini, per definire i giovani talentuosi concittadini che porteranno nella città dei fiori il più grande successo romagnolo di tutti i tempi.
Gli studenti di Cosascuola Music Academy, Andrea Medri, Matilde Montanari, Emanuele Tedaldi, Christian Di Giacomo, Loris Casadei e Marica Lombini sono stati ricevuti ieri mattina in municipio insieme a Riccarda Casadei, figlia del grande maestro Secondo Casadei, e a Giordano Sangiorgi, patron del Mei di Faenza. I ragazzi fanno parte della cosiddetta ‘generazione zeta’ del liscio: una formazione inedita di musicisti e ballerini nata per celebrare i 70 anni di ‘Romagna mia’.
"Da Forlì è partito tutto – ha dichiarato Zattini –. Questi ragazzi sono l’esempio della grande stagione di rilancio e valorizzazione che sta vivendo il liscio romagnolo. La loro presenza al Festival di Sanremo vuole essere un omaggio al Maestro Secondo Casadei e ai giganti del liscio come Raoul Casadei e Carlo Brighi, in arte Zaclén. Per noi è un onore averli ospitati sul palco di Cara Forlì, la grande festa del liscio che vogliamo far diventare un appuntamento fisso della nostra città e che ha rappresentato una palestra per questi giovani musicisti e il trampolino di lancio per la campagna regionale verso il liscio patrimonio immateriale dell’Unesco".
Non è nuova, infatti, la volontà della Regione di fare iscrivere il folk di casa nostra nell’ambita lista Unesco, tant’è che la formazione dei Santa Balera nasce proprio in quest’ottica: l’obiettivo è ampiamente condiviso dall’amministrazione forlivese che, ormai da tre anni, organizza il suo ‘festival del liscio’, trasformando per due giorni piazza Saffi in una balera a cielo aperto.
"Con la loro esibizione e quella di altri artisti – ha concluso il sindaco –, Forlì ha consacrato, in tre anni, la sua vocazione a città del liscio, culla di quel ballo popolare che è prima di tutto espressione di musica libera e indipendente". La presenza dell’orchestra vuole essere anche un omaggio alla ripresa dopo l’alluvione del maggio 2023 e ai tanti volontari che, nei giorni di duro lavoro dopo il disastro, hanno liberato Forlì e altre città dal fango. A congiungere il drammatico passato recentissimo e la storia della nostra terra sono proprio le note di ‘Romagna mia’, intonata in quei giorni da uomini e donne di tutta Italia.