GIANCARLO AULIZIO
Cronaca

Modigliana, riecco i Sentieri agrourbani

Tre giorni di iniziative, comprese le classiche escursioni, nel festival ‘estemporaneo’ dedicato ai tracciati riaperti in larga parte dopo le frane

Modigliana, riecco i Sentieri agrourbani

Modigliana, riecco i Sentieri agrourbani

L’allora presidente dell’associazione ‘Ex Novo’, Cesare Baccari, nella sua introduzione a ‘Conoscere Modigliana’, pubblicazione monografica del 2018 su: ‘Gli Ebrei di Modigliana dal secolo XIV al XVI’, scriveva: "L’antico nome del nostro paese era Mutilum. Nel tempo subentrarono le varianti di Mutilianum nel 300, Modiana nel 400 e infine Modigliana, che sono state le origini dei cognomi delle famiglie ebraiche dei Modiano e dei Modigliani".

Per il concittadino Italo Liverani, da sempre molto documentato sulle questioni storiche del paese, i più noti sono: Amedeo Clemente Modigliani, (Livorno 1884-Parigi 1920), pittore e scultore; Franco Modigliani (Roma 1918-Cambridge 2003), nel 1985 Premio Nobel per l’economia, nel 1993 cittadino onorario di Modigliana e nel 1996 insignito del il ‘Vincastro d’argento - premio ad una vita’, il più prestigioso riconoscimento dell’antica Accademia degli Incamminati di Modigliana; infine, Patrick Modiano, nato nel 1945 a Boulogne-Billancourt vicino a Parigi (figlio di Albert Modiano, francese di origini ebraico-italiane), nel 2014 Premio Nobel per la letteratura.

Ma cosa c’entra quanto sopra con il programma dell’evento ‘Sentieri agrourbani-Festival estemporaneo’, da oggi per tutto il weekend a Modigliana? Perché per la prima volta via Silvestro Lega, dove risiedeva la comunità ebraica, è al centro di molte iniziative della tre giornate; poi per la non prevista e triste coincidenza con la feroce guerra in corso fra ebrei e palestinesi.

Progetto del Comune e della Consulta giovani, gestito dall’assessore alla cultura, turismo e politiche giovanili Rosa Grasso, ‘Sentieri agrourbani’ fu presentato nel luglio del 2021 per valorizzare il territorio. Le piogge torrenziali di maggio lo hanno fortemente danneggiato, con 700 tra frane e smottamenti, rotture di strade e ponti con sentieri resi inagibili. I volontari del gruppo Cai di Faenza e di Modigliana, che li avevano materialmente realizzati per 180 km, hanno provveduto a riaprirne molti. Quindi via a escursioni, mostre, laboratori, degustazioni.

Dalle ore 18 di stasera (venerdì 13) si accenderanno le luci da via Lega, appunto ex ghetto degli ebrei, alla sede Cai nell’ex Pesa pubblica. Gli eventi programmati sono: una camminata urbana musicale a cura dell’associazione culturale Albe; alle 19 celebrazione del gruppo volontari attivo nell’alluvione, nel loggiato comunale, a cura dell’ente; alle 21.30 proiezione del video ‘Valle del Tramazzo: un gioiello nascosto’, di Massimiliano Pitea e un intervento sulla geologia delle nostre colline di Fabiano Gamberi, serata coordinata da Giancarlo Buccioli del comitato scientifico Cai Faenza. Fine serata elettronico di Albe con Dj set by Spidercrabs.

In corso Garibaldi 99, dalle 18 alle 22 e per tutte tre le giornate dell’iniziativa, sarà possibile ammirare le opere del famoso fumettista Filippo Bruno, in arte Willow. Stesso orario e giornate, in via Garibaldi 40, per l’open con laboratorio di Chiara Lecca del collettivo Clarulecis e, al n. 48, vendita de ‘Il Mandorlato di Modigliantica’ di Maurizio Mortani (per info il sito www.sentieriagrourbani.com).