"Modigliana, vi racconto i luoghi di culto"

Domani la presentazione dell’opera di Vincenzo Staffa, geomatra 83enne e appassionato cultore di storia locale

"Modigliana, vi racconto i luoghi di culto"

"Modigliana, vi racconto i luoghi di culto"

I due volumi di Vincenzo Staffa sui ‘Luoghi di culto di Modigliana e dintorni - Cenni storici e opere d’arte’, di 1.273 pagine e ben 966 fotografie, di cui moltissime a colori, serviranno per far conoscere i tesori conservati in diciotto luoghi di culto tra chiese, santuari, oratori, cappelle, edicole ed ex chiese, e sono il frutto di una grande passione e di un lungo impegno continuato tutti i giorni per cinque anni.

La presentazione di quest’opera monumentale si terrà domani alle ore 20,30 nella chiesa di Santo Stefano, il Duomo di Modigliana, con numerosi interventi e con brani di musica strumentale e corale.

Staffa, 83enne in splendida forma, geometra, tornò nel borgo natio dopo aver lavorato all’estero per diciassette anni, come elettrotecnico sulle navi e successivamente nei cantieri in Turchia e Pakistan, e per altre imprese per chiudere come responsabile dell’ufficio commerciale nell’industria metalmeccanica locale Macmoter, fino al pensionamento nel 1997.

L’autore è da tempo fra i più attivi cultori di storia locale ed in particolare di quella religiosa, tra l’altro è appassionato ammiratore del concittadino pittore macchiaiolo Silvestro Lega (1826-1895) per il quale promosse i ‘Quadri viventi del Lega’ di cui per le prime nove edizioni (1997-2006) fu regista, scenografo e artigiano tuttofare.

Staffa, come mai i luoghi di culto?

"Nel luglio 2014 l’allora parroco don Massimo Goni ebbe l’idea di sfruttare le conoscenze di professionisti e artigiani in pensione per far sperimentare a ragazzi e ragazze alcune attività lavorative che avrebbero potuto aprire loro una strada. Alcuni scelsero il ‘Corso per Guide turistiche locali volontarie’ da me preparato, su informazioni cominciate a raccogliere dal 2008 sulle chiese di Santo Stefano e di San Domenico".

Finito il corso ha continuato a inserire gli appunti raccolti in una cartella del computer, aggiungendovi informazioni storico-artistiche sulle altre chiese. E poi?

"Avevo bisogno di persone esperte in arte soprattutto religiosa. Il caso mi fece incontrare nella primavera del 2010 o 2011, nella chiesa delle monache Agostiniane, le studiose d’arte Anna Tambini e Patrizia Capitanio che mi offrirono gratuitamente il loro aiuto di una settantina di schede sulle opere d’arte più importanti".

Il risultato?

"E’ stata entusiasmante la scoperta da parte della Tambini di opere di importanti pittori del XVI, XVII e XVIII secolo inaspettatamente presenti in un paesino come Modigliana".

Ciò grazie agli studi e a quanto trovato nelle cronache dell’Archivio parrocchiale e diocesano, così si è giunti a diverse attribuzioni rispetto a quelle riportate dalla Soprintendenza o tramandate da vari storici per oltre la metà dei 57 dipinti presi in esame. Quadri importanti?

"Grazie alla Tambini alcune nostre opere d’arte sacra sono salite alla ribalta nazionale, in particolare fra gli studiosi del XVII secolo".

E la Capitanio?

"Ha fornito documentate schede critiche per quasi tutti gli oltre 160 oggetti d’arte in ceramica, pietra, legno, gesso e cartapesta esaminati".

Chi vuole ringraziare?

"La piattaforma ‘Ginger’ della BCC, l’Accademia degli Incamminati di Modigliana la Parrocchia, la Tipografia Faentina e tutti quelli che in qualunque modo mi hanno sostenuto in questa mia passione".

Giancarlo Aulizio