di Quinto Cappelli
"La mancanza del transito stradali da Casone di Dovadola a Rocca San Casciano e la mancanza d’acqua potabile a Predappio e frazioni (tranne Fiumana) sono stati i due disagi che ieri hanno pesato di più sulle popolazioni delle valli del medio e alto Montone e del Rabbi. Se a Rocca non si arriva da valle, adesso però si giunge da monte: dal paese dei falò a Portico la strada è libera, come da due giorni lo è da Portico a San Benedetto in Alpe, con quest’ultima località che è tornata in comunicazione anche con la Toscana.
"I tecnici dell’Anas e l’ingegnere Lorenzo Laudadio, che dirige i lavori, ce la stanno mettendo tutta – spiega il sindaco di Dovadola Francesco Tassinari, che ieri era nel cantiere della frana –, ma ci vorrà ancora del tempo (giorni) per liberare la strada in sicurezza, magari a una sola corsia e con ampi tratti a senso unico alternato con semaforo. Quando si apre, va fatto almeno fino a Rocca".
Alle porte di Rocca, infatti, una serie di altre frane sbarra il passaggio e la zona richiede grossi interventi. Finché non si apre una strada per Forlì, gli abitanti della media e alta valle del Montone – che possono usare solo per il soccorso e le urgenze la provinciale Centoforche Rocca-San Zeno – non possono rimettere in moto tutte le attività. Questo vale anche per gli studenti delle superiori, i rifornimenti di viveri e servizi (carburanti, giornali, corrieri, pullman di linea, ecc.). Per Rocca e Portico nei giorni scorsi sono arrivati diversi elicotteri di viveri, distribuiti alla popolazione dai volontari della Protezione civile. "A Dovadola – racconta il sindaco – sono tornate la luce e l’acqua".
Acqua potabile però che ieri mancava in gran parte del vicino comune di Predappio. "Avevamo riaperto anche le scuole – dice il sindaco Roberto Canali –, ma la mancanza d’acqua ha messo tutti in difficoltà". Così, muniti di taniche, i cittadini si sono recati in piazza Sant’Antonio per fare rifornimento. Spiega Canali: "Le tubature dell’acquedotto si erano rotte lungo il fiume e sono state anche riparate. Ma si sono rotte in altri punti". Frattanto la frazione di Porcentico, dove erano rimaste isolate 4 famiglie, è stata ricollegata nel versante del Bidente con Galeata, attraverso una strada interpoderale chiusa da alcune frane e riaperta dal Consorzio di Bonifica.