MARTINA ROSSI
Cronaca

Nell’Appennino a pezzi Figliuolo a Dovadola: "Pronti 4 milioni, agire prima dell’inverno"

Il commissario straordinario ha rassicurato il sindaco Tassinari: "L’intervento per la frana delle Trove è inserito fra le urgenze".

Nell’Appennino a pezzi  Figliuolo a Dovadola:  "Pronti 4 milioni, agire  prima dell’inverno"

Nell’Appennino a pezzi Figliuolo a Dovadola: "Pronti 4 milioni, agire prima dell’inverno"

di Martina Rossi

"È un piacere essere qua, grazie per la fiducia che mi date", sono queste le prime parole del generale Francesco Paolo Figliuolo al momento del suo arrivo in Comune a Dovadola, la prima tappa del suo tour nei luoghi colpiti dall’alluvione e dalle frane. Ad attenderlo, insieme al sindaco Francesco Tassinari, anche un gruppo di ’penne nere’: "Gli Alpini non mancano mai in queste occasioni, peccato che oggi mi sia dimenticato di indossare il cappello come voi", scherza Figliuolo, prima di entrare in Municipio per confrontarsi sulla situazione con il sindaco.

Dopo una breve consultazione nella sala comunale, il primo cittadino ha condotto il commissario straordinario difronte alla frana delle Trove, la più impattante per il piccolo paese. "Arriveranno i 4 milioni necessari per riparare i danni causati dalle frane", spiega Tassinari, soddisfatto della chiacchierata appena conclusa con il commissario, che avrebbe già dato il via libera per l’inizio dei lavori. "Dovadola è stata inserita nel perimetro di quelle che sono le urgenze causate dall’alluvione – rassicura Figliuolo – e l’ordinanza vedrà la luce tra una decina di giorni. Le risorse che verranno messe a disposizione per l’emergenza ammonteranno a oltre 448 milioni di euro, che comprendono già i 4 milioni destinati alla frana delle Trove, e serviranno a garantire la tutela pubblica ma anche privata, date le abitazioni ai margini della frana".

Ad accompagnare nella visita il generale Figliuolo, anche la vicepresidente della regione Emilia Romagna, Irene Priolo, che di fronte ai danni causati dall’alluvione, spiega come ora sia fondamentale "stabilire la priorità nelle priorità, quindi capire quali sono i lavori che devono necessariamente partire il prima possibile". "Vista l’imminente uscita dell’ordinanza, in un mese potremmo iniziare ad affidare gli incarichi allo studio e partire con i lavori di urgenza e sgombro sotto la frana, prima che arrivi l’inverno – spiega Tassinari –. Le tempistiche dipenderanno anche dalla disponibilità delle ditte impegnate nel nostro territorio. La priorità rimane sempre mettere in sicurezza i cittadini nel minor tempo possibile". Dopo le dichiarazioni, tutti i presenti sono stati invitati a concedersi una breve pausa pranzo e a servirsi al buffet preparato per loro dagli uomini della Protezione civile. In quest’occasione, il commissario non ha risparmiato ulteriori ringraziamenti ai residenti del paese per la loro calda accoglienza e non sono mancati i complimenti ai cibi tipici romagnoli: "Mi raccomando, assaggiate tutti le lasagne, sono squisite".

Prima di proseguire con l’itinerario e recarsi a Modigliana, Figliuolo, accompagnato dai primi cittadini Tassinari e Jader Dardi, ha fatto tappa lungo la strada provinciale del Monte Trebbio. Il punto esatto in cui si sono fermati è diventato un emblema della catastrofe che ha colpito il territorio, poiché il crollo di parte della carreggiata ha fatto saltare il collegamento tra Dovadola e Modigliana. "Era necessario far tappa qui e farle vedere la situazione – ha spiegato il sindaco di Modigliana Dardi, rivolgendosi al generale –. Per rimediare alla situazione nel minor tempo possibile e non rimanere isolati, abbiamo costruito un bypass". "Dare la precedenza agli interventi di somma urgenza è stata la strategia migliore – commenta Figliuolo – ora bisogna pensare a ricostruire prima che arrivi la stagione invernale. La priorità è andare avanti con i cantieri già avviati e aprirne di nuovi. In seguito, arriveranno i fondi per i cittadini".