"Non ci dimenticate" Modigliana, le immagini rimbalzano sui media Ma l’isolamento è totale

Niente acqua nè corrente, la solidarietà però aiuta ad andare avanti. Intanto il carburante scarseggia e viene riservato ai soli mezzi di soccorso . .

"Non ci dimenticate"   Modigliana, le immagini  rimbalzano sui media  Ma l’isolamento è totale

"Non ci dimenticate" Modigliana, le immagini rimbalzano sui media Ma l’isolamento è totale

Gli abitanti di Modigliana, uno dei comuni appenninici maggiormente colpiti, ringraziano – quei pochi che possono comunicare attraverso i social – i media per i servizi a loro dedicati. Il timore di essere stati dimenticati e abbandonati, infatti, era da tempo un’osservazione ricorrente fra la popolazione (il mancato arrivo dei quotidiani ha certamente favorito il crescere di questa sensazione). Quel che non è mai mancato In questi giorni è sicuramente l’impegno del personale della Protezione civile, vigili del fuoco e dei volontari al lavoro su più fronti.

Intanto, i residenti sono tornati ad occupare le piazze e le vie del centro per commentare i fatti e condividere le paure, ma anche per cercare qualche connessione telefonica gentilmente prestata per tranquillizzare parenti e amici, così da esorcizzare questa tragedia di cui nemmeno i più anziani hanno memoria. E’ questo il momento più brutto per il totale isolamento della comunità, dovuto a strade provinciali e comunali franate o interrotte, molte voragini e ponti distrutti. In certi casi la viabilità potrebbe non essere ricostruibile. A decine si sono recati in Comune per offrire la loro disponibilità per aiutare a liberare le strade dal fango e per altri lavori utili alla comunità. Ma non sono stati arruolati. Comincia a mancare il contante, necessario anche per fare la spesa, visto che l’interruzione di internet non consente l’utilizzo delle carte. L’unico distributore è riservato, giustamente, al rifornimento dei mezzi di soccorso ma per chi è in riserva potrebbe diventare un problema anche questo. Tantissime sono le persone generose impegnate anche nell’assistenza agli evacuati, per esempio nella struttura dedicata ad una cinquantina di loro, nell’ex Istituto Lega Suore Sacra Famiglia, in via Francesco Maria Piazza. Si moltiplicano le iniziative di sostegno, anche a causa della chiusura delle scuole. Ieri si è tenuta nelle sale del Centro, vicino al vescovado, un’attività di animazione e giochi per bambini e ragazzi di tutte le età, organizzata da alcuni capi scout.

In moltissime vie manca l’acqua da giorni, nonostante l’impegno dei tecnici che in altre zone sono riusciti a riattivarla. Bisogna avere pazienza, ma la situazione è critica: linee elettriche strappate, pali della luce divelti, tubature dell’acqua sfarinate dalle frane. In più ogni giorno si avvertono delle sirene che avvisano della partenza di mezzi di soccorso per ignote emergenze e gli elicotteri non smettono di volare alla ricerca di persone ancora da salvare. Molte strade in zona Costa, Casone, dietro le Poste, casa Billi, via Ibola, via Carnelli, provinciale tredoziese, via Carnelli sono piene di fango e acqua. In tutto questo un pensiero di leggerezza arriva da parte di Enrica Mordenti, 48enne cuoca a Faenza, madre di Pablo e Susanna, che commenta: "L’unica cosa bella in questa tragedia è che i ragazzi hanno ripreso a frequentarsi, suonano ai campanelli, si danno appuntamenti e fanno tavolate di giochi di società. Si cercano, ridono e stanno insieme per ore". Crollato l’uso dei social in remoto si torna a socializzare in presenza. Almeno questo. Intanto in serata è arrivato un aggiornamento del Soccorso alpino che parla di un elicottero ingaggiatoper il trasporto di acqua e viveri a persone non raggiungibili in altro modo a Modigliana.

Giancarlo Aulizio