Non solo Bruno Molea: anche Rosaria Tassinari si candida a Strasburgo

Due forlivesi, Bruno Molea e Rosaria Tassinari, candidati per Forza Italia alle europee nel nord-est. Entrambi cercano un posto al Parlamento europeo con il Partito Popolare europeo, ma dipenderà dai risultati e dalle preferenze. La competizione si fa intensa anche in altri partiti, come 5 Stelle e Pd. Tassinari punta su valori cristiani, diritti dei lavoratori e dell'ambiente.

Non solo Bruno Molea: anche Rosaria Tassinari si candida a Strasburgo

Non solo Bruno Molea: anche Rosaria Tassinari si candida a Strasburgo

Ben due forlivesi nelle liste di Forza Italia per le europee nella circoscrizione nord-est. Alla candidatura di Bruno Molea, presidente nazionale Aics, presentata nei giorni scorsi, si è aggiunta ieri quella di Rosaria Tassinari: di professione avvocato, oggi 56enne, dal 2009 al 2019 è stata sindaca di Rocca San Casciano, per poi diventare assessore al welfare a Forlì; nel 2022 è entrata alla Camera con Forza Italia, dopo aver sfiorato l’elezione nel 2013; anno scorso, pochi mesi prima della morte, Silvio Berlusconi l’ha nominata coordinatrice regionale degli azzurri. Da ieri, con l’annuncio ufficiale del presidente Antonio Tajani – anche lui candidato per un posto a Strasburgo – inizia una nuova corsa elettorale (che la porterà anche in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, regioni che, insieme alla nostra, fanno parte della circoscrizione).

Come funziona? Quali chance hanno l’ex assessora forlivese e l’ex deputato di Mario Monti di entrare all’europarlamento negli scranni del Partito Popolare europeo (a cui Forza Italia aderisce)? Ovviamente dipenderà dal risultato generale. Poi occorreranno le preferenze: il meccanismo è diverso dalle elezioni politiche, è più simile alla corsa al consiglio comunale. Rosaria Tassinari, insieme proprio a Molea, è l’unica romagnola tra gli azzurri: a livello locale, non hanno concorrenti nel loro partito. Si potranno votare anche entrambi: le preferenze sono ben 3, purché non siano tutte dello stesso sesso. Ci sono invece alcuni candidati emiliani, e ovviamente delle altre regioni della circoscrizione: il risultato, alla fine, dipende dalla raccolta sul proprio territorio ma anche dalla capacità di essere attrattivi altrove. Rosaria Tassinari, come detto, nel suo ruolo di coordinatrice ha legami in tutta l’Emilia-Romagna; Molea, che guida un’associazione nazionale, ha a sua volta un bacino non solo locale. Anche se per nessuno dei due sarà facile.

Quella di ieri è stata la giornata in cui la corsa alle europee è entrata nel vivo: non solo in Forza Italia ma anche in altri partiti, dai 5 Stelle al Pd, dove il governatore Stefano Bonaccini ha deciso di correre (il che presuppone un addio alla Regione). La provincia di Forlì-Cesena non esprime un europarlamentare dai tempi di Damiano Zoffoli: l’ex sindaco di Cesenatico (Pd) subentrò a Strasburgo nel febbraio 2015 al posto di una collega dimissionaria, per rimanere in carica fino alla primavera 2019.

"Crediamo in un’Europa che non rinnega, anzi esalta le sue radici cristiane – sono state le prime parole di Rosaria Tassinari da candidata –, che mette le imprese nelle condizioni di lavorare sempre nel rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente, in una Unione Europea meno burocratica e in grado di proteggere e aiutare le famiglie fragili. La nostra campagna elettorale sarà un continuo confronto con il territorio. Le elezioni Europee sono molto importanti perché molte delle decisioni che vengono prese a Bruxelles producono i loro effetti sulla vita di tutti i giorni di persone, famiglie e imprese".

Marco Bilancioni