Sono stati liberati dalla procura di Forlì, con l’apposito nulla osta di legge, i corpi delle persone decedute nella tragica alluvione di una settimana fa. Dopo avere eseguito gli esami cadaverici esterni (per i tre di Forlì) e le autopsie (per i tre deceduti a Cesena), le salme sono tornate a disposizione delle famiglie per le esequie.
A seguito dell’alluvione, la procura di Forlì ha aperto un fascicolo con due ipotesi di reato: omicidio
colposo e disastro colposo. Al momento si tratta di un’inchiesta senza indagati.
A Forlì i decessi registrati durante l’alluvione sono tre. Vittorio Tozzi, 75 anni, è morto martedì sera nella cantina della sua casa di via Firenze travolto dal fango
mentre cercava di salvare i suoi conigli. Franco Prati, 64 anni, e la
moglie Adriana Mazzoli, di 53 sono morti mercoledì nella loro casa di via Padulli, sommersi dalla fiume Montone.
Tre vittime anche a Cesena: Palma Maraldi, trascinata per chilometri fino alla spiaggia di Zadina, e il marito Sauro Manuzzi, 70 anni, rinvenuto vicino all’azienda
agricola di erbe aromatiche di
Ronta che gestivano insieme. Riccardo Soldati è invece deceduto
mentre si trovava nel giardino della sua casa a Casale di Calisese,
tra Cesena e Montiano.