"Nuovi spazi per gli islamici"

Nabila Hamdaoui, figlia di genitori arabi, candidata a Forlì per favorire l'integrazione e creare spazi inclusivi per bambini di culture diverse.

"Nuovi spazi  per gli islamici"

"Nuovi spazi per gli islamici"

Nabila Hamdaoui, classe 1994, è figlia di genitori arabi, arrivata in Italia a soli sei mesi. Oggi lavora come multimanager store per un’azienda forlivese.

Cosa l’ha spinta a decidere di candidarsi?

"I motivi sono molti, ma diciamo che la spinta me l’ha data mia madre".

Come mai?

"Perché a Meldola, dove viviamo, anche quest’anno non è stato organizzato nulla per il Ramadan e tutti noi abbiamo vissuto con difficoltà questa cosa: è molto importante avere un posto dove pregare insieme e condividere certi momenti".

Lei però è candidata a Forlì: anche qui vale la stessa cosa?

"Certo, a Forlì c’è la moschea, ma solo da pochi anni e comunque mancano delle scuole islamiche per bambini e spazi dove giocare insieme. Quando ero piccola c’era una scuola islamica a Ravaldino, ma poi l’hanno chiusa: è stato un passo indietro".

Cosa farebbe lei in questo senso?

"Per prima cosa creerei dei luoghi dove i bambini di culture diverse possano incontrarsi e confrontarsi anche fuori dalle ore di scuola. Un altro tema che mi preme molto, poi, non ha a che fare con le mie origini: è fondamentale rivitalizzare il centro storico, incentivare l’arrivo di negozi nelle vetrine sfitte e organizzare un programma attrattivo".

Riguardo al centro storico, alcuni forlivesi lamentano proprio il fatto che sia abitato e vissuto soprattutto da persone non italiane.

"E’ vero, ma succede perché i forlivesi non hanno più troppi motivi per andare in piazza. Se il centro storico fosse più vissuto da tutti non si avrebbe più questa percezione".

Come si potrebbe lavorare anche sull’integrazione?

"Magari anche organizzando dei laboratori professionali che coinvolgano gli stranieri arrivati in Italia da adulti che hanno difficoltà a trovare il loro posto sia lavorativo che sociale".

Sofia Nardi