Oltre 100 presepi a Palazzo pretorio tra disegni, ricami e specchi

La mostra a Terra del Sole è aperta fino al 7 gennaio. Poi, nei giorni a seguire, su prenotazione. Don Marino Tozzi rievoca la genesi dell’iniziativa, il sindaco Billi: "Intuizione vincente".

Oltre 100 presepi a Palazzo pretorio tra disegni, ricami e specchi

Oltre 100 presepi a Palazzo pretorio tra disegni, ricami e specchi

La 35ª rassegna di presepi di Terra del Sole ha già riscosso grandi consensi. Circa un centinaio le Natività artigianali allestite a Palazzo pretorio. Tra gli ispiratori dell’iniziativa il parroco don Marino Tozzi. "Un tempo con la curia eravamo soliti visitare i presepi ambientati nell’arena di Verona – spiega –. Al rientro dall’edizione del 1988 ipotizzammo di realizzare una rassegna anche a Terra del Sole. Con il benestare della signora Luisa Paganelli, proprietaria del bastione di Santa Reparata, allestimmo nei sotterranei il primo presepe, realizzato con grandi sagome di polistirolo. Ricordo l’immane lavoro con i ragazzi della parrocchia per liberare le gallerie dalla terra". Una tradizione interrotta dapprima per via delle piogge e dell’umidità e tramontata con l’alluvione. "La rassegna fu un’intuizione vincente – aggiunge il sindaco Francesco Billi –, anche perché in un mondo in cui le mode passano rapidamente, il presepe rappresenta il simbolo indiscutibile del Natale. Presente anche all’ingresso del municipio grazie all’esemplare di Enzo Amadori e Andrea Bandini, che l’hanno collocato in seno all’aia romagnola". I due volontari della Pro loco possono essere considerati la punta dell’iceberg dell’universo solidale di Terra del Sole, spesso all’opera nell’oscurità.

Tra i tanti presepi in mostra si segnalano quelli realizzati dai bambini delle scuole; particolarmente significativo l’elaborato dei ragazzi del locale istituto comprensivo: un collage sugli orrori delle guerre, caratterizzato dalla presenza di albi sfogliabili con i disegni dei bambini e frasi di monito. In una sala del Museo dell’uomo e dell’ambiente sono adagiate, tra gli attrezzi agricoli di un tempo, le apprezzate rappresentazioni curate dai coniugi Cimatti; singolari e bellissime quelle ricamate da Picci Capanni, figlia del dottor Ugo, per una vita indimenticabile medico condotto della cittadella. Da non perdere anche i manufatti proposti dalle due grandi anime dell’iniziativa: Bandini, abile a calare i presepi all’interno di tronchi d’albero più o meno imponenti, in specie l’esemplare con doppia natività proposta grazie a un gioco di specchio; quindi le pregevoli opere di Amadori, vincitore di un premio in un concorso provinciale natalizio già in giovanissima età. A quest’ultimo si deve anche la stella luminosa creata assieme al figlio Mirko e collocata nel giardino pubblico Cosimo I de’ Medici, a pochi passi dalla grande rappresentazione firmata dall’artista Vito Montanari. La rassegna, a ingresso libero, è aperta tutti i giorni fino al 7 gennaio dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30. Dall’8 gennaio su prenotazione al 335.7026444.

Francesca Miccoli