Piazza Saffi, addio pensilina: torna libera la visuale su San Mercuriale

Forlì: terminati i lavori per smontare il ‘gigante di ferro’ dopo anni di polemiche, non ultima quella sui soldi spesi per spostarla di lì Ieri le operazioni hanno attirato diversi curiosi in centro

I lavori ieri mattina in piazza Saffi per rimuovere gli ultimi pezzi (Frasca)

I lavori ieri mattina in piazza Saffi per rimuovere gli ultimi pezzi (Frasca)

Forlì, 13 aprile 2024 – La pensilina si congeda da piazza Saffi. Ieri, gli ultimi resti del ‘gigante di ferro’, sei arcate arrugginite, se ne stavano sdraiate, una dietro l’altra, lungo la banchina a far la riverenza a San Mercuriale. Attorno al grande cantiere che circonda lo ‘scheletro’ della tettoia, brulica il mercato del venerdì: un caravanserraglio di merci, voci, volti e colori. A cavallo delle biciclette, capannelli di anziani osservano attenti gli ultimi lavori: "L’han fat propri ben a cavèla", dice convinto, Renato. L’affermazione accende subito gli animi di chi è in disaccordo: "Adesso le persone che aspettano l’autobus dove si siederanno?" insiste Alberto. La tettoia, il cui investimento all’epoca fu di 600milioni di lire, è stata progettata dall’architetto Marcello Balzani ed è stata per 25 anni protagonista di opinioni divergenti. Nonostante l’autorizzazione della Soprintendenza, Vittorio Sgarbi, estimatore dell’abbazia di San Mercuriale, la definì "uno scempio" e "un abuso".

Attorno alla recinzione, allestita per l’inizio dei lavori il mese scorso, Rebecca e Loredana, una mamma con la giovane figlia, commentano lo ‘scheletro’ della tettoia: "Finalmente si potrà ammirare la bellezza dell’abbazia. La struttura inquinava il paesaggio". Restano però perplessità sulla spesa ingente, circa 250mila euro: "Forse quei soldi – sottolinea Luciano, mentre osserva i profondi solchi dove un tempo si ergevano i piloni in pietra e ghisa – potevano essere spesi per situazioni più urgenti, come ripristinare alcune zone ancora disastrate dall’alluvione". La visuale è cambiata: da via Giorgio Regnoli si scorge nitidamente il palazzo comunale mentre da via delle Torri si può godere della bellezza di San Mercuriale.

La pensilina, che è sempre stata vissuta come un elemento estraneo, alieno al contesto, ormai era entrata a far parte della geografia della piazza, come ‘rifugio’ nei giorni di pioggia e sollievo in quelli di sole. La proposta di inserire un palco per gli eventi estivi spacca le opinioni dei forlivesi, tra chi boccia l’idea "Togli un ‘castrone’ e gliene metti un altro" e chi, invece, la vede come un’opportunità da cogliere: "Più eventi in piazza significa più lavoro per i negozi del centro". I commercianti muovono una critica sul piano dei trasporti: "Il problema non è la pensilina – spiega Cristiano, proprietario di un negozio di scarpe in piazza Saffi e ambulante – ma la mancanza di un servizio adeguato di mezzi pubblici. Se ci fossero più corse che portano qui probabilmente anche il centro storico sarebbe più vitale".