"Più medici di base nei quartieri"

Sabrina Fabbri, 57 anni, è farmacista e lavora in quella del quartiere Cava. Si candida in lista con ContiamoCi a...

"Più medici di base nei quartieri"

"Più medici di base nei quartieri"

Sabrina Fabbri, 57 anni, è farmacista e lavora in quella del quartiere Cava. Si candida in lista con ContiamoCi a sostegno della candidata sindaca, Maria Ileana Acqua.

Come è stato il suo avvicinamento alla politica e a ContiamoCI?

"Non ci avevo mai pensato. Mi è stato proposto e mi son detta, perché no? Ho visto nascere e sviluppare tutti i progetti di ContiamoCI come l’impegno per la famiglia, la trasparenza, la libertà di scelta di cura. Non mi ritrovavo più rappresentata da nessun partito né associazione. Da 30 anni sono sempre a contatto con le persone e mi sono detta che era il momento di fare qualcosa per la mia città".

Quali sono le sue proposte in ambito sanitario?

"Partendo proprio da quello che vedo tutti i giorni parlando con le persone, ci sono alcuni aspetti fondamentali da affrontare. Il primo problema è che ci sono interi quartieri che sono sprovvisti del medico di base. Dobbiamo dare dei servizi, se c’è la farmacia nel quartiere, ci deve essere anche il medico di base, soprattutto per agevolare negli spostamenti i più fragili: penso proprio alla Cava, dove lavoro. Non ha senso creare nuclei con 8 o 9 professionisti sanitari e poi lasciare scoperti interi quartieri. Un problema che si è amplificato con l’alluvione: ci sono persone che non hanno più l’auto. Quelli della Cava, per esempio, devono raggiungere i Romiti".

Un altro punto?

"Le ricette: non tutte sono elettroniche, bisognerebbe agevolare il più possibile le persone fornendo servizi. Le persone vivono tutti i giorni questi disagi, risolvendoli si andrebbe a migliorare la loro qualità di vita, soprattutto dopo quello che abbiamo passato".

La vostra farmacia è stata alluvionata?

"Sì, è andato perso tutto quello che c’era dentro. I miei titolari sono stati bravissimi e abbiamo lavorato veramente tanto per riaprire il prima possibile: la farmacia è un presidio fondamentale".

Matteo Bondi