Polemica coi fiocchi. Foto all’opposizione, il centrodestra insorge

Pd, Forlì e Co., 5 Stelle e Italia Viva in posa col simbolo pro donne. Maggioranza all’attacco: "Iniziativa e scatto non sono autorizzati".

Polemica coi fiocchi. Foto all’opposizione, il centrodestra insorge

Polemica coi fiocchi. Foto all’opposizione, il centrodestra insorge

Un minuto di silenzio in consiglio comunale in ricordo di Giulia Cecchettin e per dire no alla violenza sulle donne. Poi scoppia la bagarre per i fiocchi rossi esposti dai consiglieri di minoranza (Pd, Forlì e Co., Movimento 5 Stelle e Italia Viva) con relativa foto, scattata ieri in aula al termine di una precedente cerimonia istituzionale. Alla ripresa dei lavori, subito è intervenuta Maria Teresa Rinieri della lista civica Forlì Cambia, che è anche presidente della commissione pari opportunità: "Anche noi siamo solidali. E poi fare fotografie non autorizzate è proibito".

A darle man forte anche Albert Bentivogli della Lega che ha definito il gesto di "cattivo gusto". La levata di scudi da parte della maggioranza è unanime, anche Emanuela Bassi di Fratelli d’Italia ricorda che "a livello nazionale siamo tutti uniti. Non è giusto strumentalizzare così". Davide Minutillo di Centrodestra per Forlì chiede "maggiore correttezza istituzionale" da parte della minoranza. Che l’iniziativa non fosse stata concordata lo conferma la stessa presidente del consiglio comunale, Alessandra Ascari Raccagni: "Si poteva avvisare, certe manifestazioni vanno concordate".

Usa la parola "strumentalizzazione", ma a parti inverse, anche il capogruppo del Partito Democratico, Soufian Hafi Alemani: "Non comprendo gli interventi. Come minoranza abbiamo ritenuto di organizzarci con un fiocco rosso. La stampa non ha bisogno di autorizzazioni per fare foto e se la maggioranza vuole condividere il momento lo faccia". Conclude poi Alemani: "Questo attacco mi mette a disagio, si vuole strumentalizzare". Poco dopo, rispondendo su un altro argomento, l’assessore Paola Casara si dice "un po’ sconvolta. Non è mai capitato niente del genere quando io ero seduta al vostro posto. Si parla di trasversalità sul tema, ma fate uscire il messaggio inverso, sono amareggiata". Giorgio Calderoni (Forlì e Co.) ribadisce che si tratta di "un segno, tutti potevano farlo. Noi ci siamo raggruppati e abbiamo fatto una foto".

Il Carlino era presente in aula per la cerimonia e ha documentato anche il momento successivo, come consente il diritto di cronaca. La polemica che ne è scaturita è diventata poi motivo di interesse: per questo pubblichiamo l’immagine.