Per mesi il parcheggio di fronte alla Fiera di Forlì si è trasformato nel cimitero delle auto alluvionate, molte altre ancora sono direttamente finite in discarica, o rivendute a chi andava in cerca di pezzi di ricambio: sono oltre il migliaio le persone che, in città, hanno subìto danni ai propri mezzi. Ora la Regione ha avviato l’erogazione di contributi per la sostituzione e riparazione di autoveicoli, ciclomotori e motocicli danneggiati, resi inservibili o rottamati dopo gli eventi di maggio scorso.
Sono già partiti i bonifici dei primi 910 cittadini dei territori alluvionati che riceveranno un contributo per la riparazione di veicoli danneggiati, per un totale di circa 1 milione e 200mila euro. Come stabilito dal bando, aperto il 31 ottobre e tuttora attivo, sono previsti contributi fino a 5mila euro per sostituire le auto e 700 euro per i ciclomotori o motocicli, e fino a 2mila euro per ripararli. Si tratta di risorse provenienti dalla raccolta fondi realizzata della Regione dopo l’alluvione di maggio: sul totale raccolto, 27 milioni sono stati destinati a questo bando.
"Abbiamo accelerato il più possibile le procedure di un bando di non semplice gestione – spiegano Irene Priolo, vicepresidente con delega alla Protezione civile e Paolo Calvano, assessore al bilancio –. Vogliamo aiutare le persone nella vita di tutti i giorni con un rimborso che non è coperto dallo Stato e riusciamo a farlo grazie alla grande generosità di chi si è mobilitato per sostenere le nostre comunità colpite dall’alluvione".
Le domande presentate tramite bando sono attualmente circa 5.300, per un totale di contributi richiesti pari a 17,8 milioni di euro. La maggior parte – 3.461 – riguardano la provincia di Ravenna, segue quella di Forlì-Cesena con 1.664 richieste.
Parzialmente soddisfatto il consigliere regionale della Lega Massimiliano Pompignoli: "Bene che siano finalmente partiti i primi bonifici dalla Regione. La Regione si è però dimenticata di dirci come intendono aiutare quei nuclei familiari che non avevano le risorse economiche per riparare o sostituire il veicolo danneggiato. Dopo un nostro question time sul tema, l’assessore Calvano si era detto disponibile a verificarne la possibilità, ma evidentemente – conclude – se ne sono già dimenticati".