Resta al Saffi ’La zona d’interesse’ di Glazer

Gratis per i primi 10 lettori il miglior film straniero premiato agli Oscar anche per il sonoro e ’La sala professori’ diretto da Ilker Çatak .

Resta al Saffi ’La zona d’interesse’ di Glazer

Resta al Saffi ’La zona d’interesse’ di Glazer

Un biglietto per il cinema in regalo ai primi dieci lettori che, questa sera, consegneranno questa pagina alla cassa del cinema Saffi a partire dalle 20.30. In cartellone rimane ancora La zona d’interesse, con la regia di Jonathan Glazer. Il film è considerato uno dei più importanti di questa stagione cinematografica e ha già fatto incetta di premi, tra i quali l’Oscar per il miglior film in lingua straniera e quello per il miglior sonoro. Per tutto il film la macchina da presa segue la vita di una famiglia tedesca che abita accanto al campo di concentramento nazista di Auschwitz durante la Seconda Guerra Mondiale. Si tratta della famiglia Höss, quella del comandante alla direzione del campo. La famiglia vive in un’elegante casa di campagna in riva al fiume, li vediamo fare il bagno con i bambini in estate, come se dietro al loro giardino non ci fossero i forni crematori del campo di concentramento. Il padre di famiglia è Rudolf Höss (Christian Friedel), sposato con la amata moglie Hedwig (Sandra Hüller) che osserviamo prendere il tè con le amiche, mentre i bambini vanno in bicicletta allegramente. In sottofondo si sentono i rumori sinistri di prigionieri che marciano legati e nell’aria si vedono alzarsi nuvole di cenere che viene usata come concime per fertilizzare i fiori. L’orrore che si muove al di là del muro non è mai mostrato, ma arriva sottoforma di tracce che si cerca di ignorare, primo tra tutti un suono sordo e costante che accompagna la vita della famiglia, ma che non sembra raggiungere le orecchie di tutti allo stesso modo: se c’è chi riesce a ignorarlo senza troppi problemi, arrivando a definire la casa come "un paradiso", c’è chi, invece, non lo sopporta e finisce per trascorrere notti insonni o ricorrere a una partenza che somiglia a una fuga.

Rimane in programmazione anche La sala professori, diretto da Ilker Çatak. Il film è ambientato in una scuola media tedesca. Carla Nowak (Leonie Benesch) è una giovane docente di matematica e educazione fisica che è nuova al mestiere ed è appena stata trasferita nella scuola. Non è ancora stata toccata dalla stanchezza e dal cinismo e si rapporta alla professione e ai ragazzi con entusiasmo, carica di ideali. La sua vita scolastica, però, viene messa alla prova quando cominciano a verificarsi dei piccoli furti all’interno della scuola. Il principale sospettato è un alunno turco. Un giorno il ragazzo viene addirittura sottoposto ad un umiliante interrogatorio dalla preside che commuove profondamente Carla, la quale finisce per prendere a cuore il caso e decide di indagare per suo conto con lo scopo di scoprire la verità che intuisce essere diversa da quella ufficiale. Usando la videocamera del suo computer e un portafogli come esca, riesce a registrare il braccio di qualcuno che lo ruba. Carla riconosce che è è quello di Friederike Kuhn (Eva Löbau), una segretaria dell’istituto. La Kuhn è anche la madre di un allievo di Carla e questo metterà in crisi la giovane insegnante e innescherà una serie di conseguenze negative che le si ritorceranno contro.