"Romiti, così hanno sparato al nostro gattino: violenza inaudita contro gli animali"

La denuncia di Eugenio Genesi, titolare della Farmacia San Martino: "Forse un fucile ad aria compressa, colpo a distanza ravvicinata".

È un episodio vergognoso quello verificatosi martedì a Forlì, nel quartiere Romiti. Umberto, un gattino mansueto di appena due anni, è stato ucciso da un colpo, esploso probabilmente a distanza ravvicinata, da un fucile ad aria compressa. A denunciare il misfatto Eugenio Genesi, titolare della Farmacia San Martino in viale dell’Appennino e autore di un blog di divulgazione scientifica seguito da migliaia di follower.

L’uomo, figlio dei proprietari del micio, ha deciso di rendere nota la storia attraverso i propri canali social per mettere in allarme i possessori di animali domestici affinché possano adottare qualsiasi strumento o strategia per mettere al sicuro gli amici pelosi.

"Il grande dolore è mio e dei miei famigliari – spiega Genesi –, ma ritengo ugualmente doveroso segnalare l’accaduto e sensibilizzare le persone, anche per una questione di sicurezza. È successo in pieno centro abitato ai Romiti".

Abituato a gironzolare nelle strette vicinanze dell’abitazione di famiglia, il gattino ferito ha fatto rientro a casa, nei pressi del palazzetto dello sport; portato dal veterinario, non è sopravvissuto a causa di un’emorragia all’addome.

"Inizialmente si era pensato al morso di un cane – prosegue il farmacista –, poi è emersa la verità. Probabilmente il proiettile è stato esploso da una carabina ad aria compressa".

A rendere ancora più agghiacciante la situazione, il diluvio di segnalazioni ricevute privatamente da Genesi. "Tanti forlivesi hanno raccontato di aver subito episodi analoghi – continua – . Un’amica che opera a stretto contatto con gli animali mi ha riferito di un cane avvelenato da una polpetta ingerita addirittura all’interno di uno sgambatoio. Ho la sensazione che esista un mondo sommerso di cui ignoriamo l’esistenza".

Genesi ha effettuato immediatamente denuncia ai Carabinieri Forestali. "Invito le persone a segnalare qualsiasi episodio di maltrattamenti – conclude affranto –. Non si può transigere su un fatto di questo tipo". Umberto, gatto buono e mite, non c’è più. Ora è indispensabile attivarsi per evitare che altre bestiole subiscano la stessa sorte. Nelle scorse settimane anche il ‘papà’ umano di Stella, una dolce bassottina di Castrocaro, aveva denunciato alla Forestale la morte della cagnolina a seguito della probabile ingestione di veleno per topi. Anche in questo caso in pieno centro cittadino.

Francesca Miccoli