scuola media di Modigliana

I ragazzi riflettono su quanto sta accadendo alla loro terra: "Speriamo eventi così non si ripetano e che ci trovino più preparati"

scuola media di Modigliana

scuola media di Modigliana

Con questo articolo desideriamo porre la vostra attenzione sulla nostra amata Modigliana, un piccolo centro immerso nelle colline dell’Appennino Tosco – Romagnolo, che è stata interessata dalla pesante ondata di maltempo verificatasi nella nostra provincia. Nel nostro paese si è abbattuta una copiosa e abbondante pioggia torrenziale che ha generato danni notevoli a tutto il territorio: più di 200 tra frane e smottamenti censiti, determinando una grave situazione di pericolo e di disagio per l’incolumità delle persone, allagamenti, danneggiamenti alle infrastrutture viarie, nonché danni alle diverse attività agricole e produttive. La macchina dei soccorsi è stata tempestiva, attraverso il Centro operativo comunale (Coc) si è provveduto a verificare, censire e monitorare lo stato dei fatti.

"La situazione a Modigliana è grave e il primo obiettivo è mettere in sicurezza le famiglie isolate", afferma il sindaco Jader Dardi, che ha ringraziato, in molteplici occasioni, la Regione, la Prefettura, l’intero nucleo della Protezione Civile, i singoli cittadini e tutti coloro che, nel loro piccolo con le loro azioni, hanno offerto il proprio contributo ispirati dal valore della solidarietà. Si è prestato soccorso ai tanti nuclei familiari rimasti isolati in varie zone del territorio e nelle giornate del 3-4 e dal 16 al 24 è stata predisposta la chiusura delle scuole: infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

Il Comune, in via precauzionale, ha disposto il divieto di transito di alcune strade al fine di favorire i lavori di intervento per ripristino della viabilità nelle aree di frana. Risulta drammatica la situazione della zona del Monte Trebbio, tanto è vero che i vigili del fuoco sono intervenuti per salvare in elicottero sette persone che erano bloccate in un agriturismo. Ad oggi la sp21 Trebbio rimane interrotta al km 3+000 lato Modigliana causa frana. Noi studenti siamo consapevoli di quanto accaduto e ci rendiamo perfettamente conto che la situazione non sia delle migliori, difatti proviamo una sensazione di sconforto nel vedere il nostro territorio, fonte di benessere e di bellezza, profondamente cambiato e deturpato.

Basti pensare che poco meno di un mese fa i nostri campi erano in fiore e ora, alcuni di essi, non esistono più. Ci sentiamo meno sicuri ad uscire, abbiamo paura e un senso di precarietà permane nelle nostre azioni quotidiane. Non possiamo rimanere indifferenti su quello che sta accadendo, pertanto desideriamo dare voce all’importanza di salvaguardare la Terra dall’inquinamento dell’aria, del suolo e delle acque che minaccia tutti gli ecosistemi. L’ambiente rappresenta un patrimonio da trasmettere di generazione in generazione, una risorsa da tutelare per il mantenimento degli equilibri ecologici e, quindi, della stessa vita umana. E’ importante che ogni attività umana si inserisca in un progetto di sviluppo sostenibile, che sia rispettoso e a cura dell’ambiente.

Ricordiamo l’articolo 9 della Costituzione che recita: ’La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione’.

La cura e il rispetto dell’ambiente, in definitiva, promuovono lo sviluppo del patrimonio naturale, storico e artistico in modo sostenibile e favorevole per la vita degli individui di oggi e di domani. Nella speranza che questi eventi non si ripetano più con questa intensità e ci trovino più preparati concludiamo, condividendovi la lettura della poesia ’Cedi la strada agli alberi’ del paesologo Franco Arminio e vi invitiamo a riflettere sull’importanza della tutela del territorio e del paesaggio.

Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, gente che sa fare il pane, che ama gli alberi e riconosce il vento. Più che l’anno della crescita, ci vorrebbe l’anno dell’attenzione. Attenzione a chi cade, al sole che nasce e che muore, ai ragazzi che crescono, attenzione anche a un semplice lampione, a un muro scrostato. Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare più che accelerare, significa dare valore al silenzio, al buio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza.

Gli alunni delle classi II e III B, prof.ssa Mena Pennica