"Siamo rimasti fermi mentre altri crescono. Bene studio e lavoro"

Indagine del Sole-24 Ore rivela calo nella qualità della vita in provincia di Forlì-Cesena. Ivo Colozzi, sociologo dell'Università di Bologna, commenta: elemento più pesante è giustizia e sicurezza, ma i giovani non mancano di studio o lavoro. Imprenditorialità giovanile ultima in classifica.

"Quella del Sole-24 Ore è una delle indagini più rigorose che abbiamo a disposizione, ci può orientare su dove cercare lavoro o dove abitare guidati dagli indici che fotografano la qualità della vita tra regioni assai diverse tra loro". Parola di sociologo, ossia del professor Ivo Colozzi (foto), professore ordinario all’Università di Bologna: "È un modo raffinato per descrivere come si vive oggi in Italia, ma è solo una foto, non rileva le sensibilità del momento". Un dato oggettivo che evidenzia, tuttavia, un calo nella qualità della vita della nostra provincia. "L’indicatore complessivo mostra effettivamente un arretramento di sei punti, ma – commenta Colozzi – più che rilevare che caliamo noi si potrebbe evidenziare che in questo momento ci sono realtà più vive e dinamiche della nostra. Rispetto all’ultimo rilevamento si potrebbe obiettare che siamo rimasti fermi o abbiamo perso posizioni a causa di errori, anche se non appaiono errori gravi di conduzione politica. A ben guardare l’elemento che pesa di più è relativo a giustizia e sicurezza, che hanno a che fare con fenomeni di criminalità solo leggermente peggiorati". "Molto confortante è, invece – prosegue il sociologo –, il dato dei giovani a cui non manca studio o lavoro. Quelli che non hanno né l’uno né l’altro sono solo il 7% contro una media italiana del 20,3%. Primi in classifica, dunque. Però siamo ultimi in merito all’imprenditorialità giovanile. I nostri ragazzi si danno molto da fare, così sembra, ma non sono particolarmente creativi. Presumibilmente tengono a seguire carriere solide, o comunque percorsi di vita strutturati in cui non prevale l’elemento del rischio o della sfida. Potrebbe essere un fatto legato al tipo di cultura familiare. Forlì-Cesena non appare, sotto questo aspetto, una realtà particolarmente dinamica. È una provincia attiva e solida sotto molti punti di vista ma poco incline all’innovazione". Sorprende, infine, che gli indici negativi alberghino tra ambiente e servizi. "Si deve tener conto, però, anche degli aspetti positivi compresi in questo macroindicatore – è la valutazione di Ivo Colozzi –. Un esempio: le piste ciclabili sono aumentate del 22, 9% e questo non può non essere in correlazione con la qualità dell’ambiente. Il fatto è che sono aumentati anche i veicoli in circolazione e dunque la concentrazione delle polveri sottili, e queste iniziative non sono state sufficienti a migliorare la qualità dell’aria. Uno sguardo alla cultura ci dice che sono diminuite le librerie e che cresce la sportività, ma non la lettura".

Elide Giordani