Simone e i suoi angeli: un abbraccio indelebile

Tre agenti di polizia salvarono Simone, un 36enne con sindrome di Down, e la sua famiglia da una situazione limite durante l'alluvione. Dopo 36 ore, i tre tornarono a trovarlo e condivisero un abbraccio ricco di gratitudine. Un momento indimenticabile immortalato in una foto ricordo.

Simone e i suoi angeli: un abbraccio indelebile

Simone e i suoi angeli: un abbraccio indelebile

Nei giorni dell’alluvione sono stati in tanti ad essere stati tratti in salvo in maniera spesso decisamente rocambolesca e da situazioni limite. A voler simboleggiare tutti quei salvataggi raccontiamo qui quello che ha visto protagonista Simone, 36enne con la sindrome di Down. È il 18 maggio, 36 ore dopo l’esondazione del Montone. Il quartiere Romiti è una palude e via Fontana di Riatti, che si trova in discesa, è completamente sommersa. Qui abita Simone, con il fratello 29enne Lorenzo e la mamma Alessandra. La famiglia si è rifugiata più in alto possibile, al secondo piano e l’acqua incombe appena sotto di loro. I tre non hanno potuto far altro che attendere, senza corrente e senza contatti con l’esterno, un’ora dopo l’altra, con la paura di non riuscire a farcela. A salvarli, dopo oltre 24 ore in cui paura e speranza si alternavano (e spesso convivevano), sono stati i poliziotti Dario Canella e Maurizio Capanna del 7° reparto mobile di Bologna, insieme a Sergio Valentini, assistente capo coordinatore ad intervenire per evacuare la famiglia grazie all’uso dei gommoni, vincendo anche la diffidenza di Simone, messo a dura prova dalle circostanze.

"Quando tutto sarà finito – promisero a Simone in quell’occasione – torneremo a trovarti". E così è stato. Simone frequenta il centro diurno Don Pippo e si trova proprio lì quando si presentano i tre agenti. Un attimo di stupore, poi l’atteso abbraccio: "Tu hai salvato anche la mia mamma", ricorda Simone con una gratitudine che non ha bisogno di troppe parole per essere espressa. Poi la foto ricordo tutti insieme per immortalare un momento che, comunque, nessuno avrebbe mai potuto dimenticare.