Sono ben 26 le associazioni forlivesi che promuovono la manifestazione che si terrà domani (l’appuntamento è dalle ore 16 di fronte alla chiesa di San Giacomo) richiedendo la sospensione del premio Verzocchi con lo scopo di "sostenere i temi del diritto di rappresentazione e di identità di tutti i cittadini attraverso il patrimonio culturale e per chiedere agli amministratori politiche di valorizzazione e accesso al patrimonio che rispettino i valori di pari opportunità e uguaglianza, come sanciscono l’articolo 3 della Costituzione, e nel rispetto dell’articolo 9 che promuove lo sviluppo della cultura e tutela il patrimonio storico artistico".
La mobilitazione prende le mosse dalla nomina di Camillo Langone (nella foto) come curatore del premio: le associazioni hanno da subito evidenziato la loro convinzione che le sue posizioni riguardo le donne, le persone Lgbt e i migranti fossero inconciliabili con il suo ruolo. Ora, però, la protesta va oltre e contesta il premio tout court: "Il progetto della Collezione Verzocchi – spiegano le associazioni – nasce dall’idea del lavoro e della cultura come forze propulsive di qualsiasi impresa umana di sviluppo e creazione di valore. Nata dal progetto di un singolo, che la donò ai cittadini forlivesi il 1 maggio del 1961, la collezione, in sé compiuta e conclusa, può dirsi una rappresentazione collettiva e universale del tema del lavoro. Unica e plurale per la varietà dei punti di vista, derivante dalla libertà che il committente lasciò agli artisti sia nella scelta del tema che nella sua raffigurazione". Tra i documenti ispiratori della manifestazione rientra anche la Convenzione di Faro del Consiglio d’Europa, ratificata nel 2020, che individua, tra gli obiettivi elencati al primo articolo, lo stretto legame tra diritto all’eredità culturale e diritto alla partecipazione alla vita culturale, la responsabilità individuale e collettiva nei confronti dell’eredità culturale, la cui conservazione ha come fine ultimo lo sviluppo umano e la qualità della vita, e la costruzione di "una società pacifica e democratica, nei processi di sviluppo sostenibile e nella promozione della diversità culturale".
Il programma del pomeriggio prevede, dalle 16, letture ad alta voce a cura delle associazioni promotrici, poi una passeggiata a piedi fino a palazzo Romagnoli e, infine, una visita libera alla collezione Verzocchi.
Ma ecco quali sono le associazioni firmatarie: Anpi. Comunale Forlì; Anpi. Forlì-Cesena; Arci Comitato Forlì; Associazione Barcobaleno – Aps Forlimpopoli; Associazione Luciano Lama, Forlì; Auser, Forlì; Cgil. Forlì; Consulta Laica Forlivese; Fondazione Lewin, Forlì; Forlì Città Aperta; Forum delle donne, Forlì; Il progresso delle idee, Forlì; Italia Nostra Sezione di Forlì; La materia dei sogni, Forlì; Libera Forlì-Cesena; Monnalisa, Forlì; Naima Foundation, Forlì; Parità di Genere, Forlì; Rea Collettivo di genere, Forlì; Scuola Viva, Forlì; Tavolo Permanente delle Associazioni Contro la violenza alle donne; Uaar Forlì-Cesena; Udu, Forlì; Un secco no Aps, Forlì; Unione Donne in Italia Aps, Forlì; Vocedonna, Castrocaro.
Sofia Nardi