Situazione critica nel Bidente: "Troppi rami negli alvei dei fiumi"

L’appello del consigliere regionale Pompignoli: "Il naturale corso dell’acqua è occluso da tronchi e detriti di ogni genere, servono interventi urgenti di pulizia e manutenzione boschiva".

Situazione critica nel Bidente: "Troppi rami negli alvei dei fiumi"

Situazione critica nel Bidente: "Troppi rami negli alvei dei fiumi"

"Servono interventi urgenti di pulizia lungo i fiumi. La situazione è critica nel Bidente". Il consigliere regionale della Lega Massimo Pompignoli denuncia la presenza nell’alveo del fiume, da Meldola a Civitella, di una fitta selva di tronchi e rami divelti dalla furia dell’alluvione, nonostante siano passati ormai 5 mesi. "La situazione è davvero preoccupante – spiega –. Nella frazione Ricò di Meldola, in particolare, all’altezza del ponte, è ben evidente la fitta vegetazione che invade l’intero letto del fiume. Non mancano poi cataste di tronchi, alberi in mezzo alle rive e detriti di ogni genere che occludono il naturale corso dell’acqua. A Cusercoli, zona di via Andrea Costa, le condizioni del fiume Bidente sono ancora più critiche. Qui, come riportatomi dai residenti e da chi frequenta l’area, non c’è traccia di opere di manutenzione del patrimonio arboreo e rimozione di alberi caduti. Lungo entrambe le sponde del fiume saltano subito all’occhio montagne di tronchi, rami e sterpaglie. Sotto il ponte dopo Cusercoli, prima del Nespoli, la situazione è la medesima. Proseguendo lungo la vallata fino a Civitella, lo scenario si ripete. Anche in questo borgo, – continua – se si percorre la strada che scende verso il fiume e fiancheggia il Conad, si può prendere atto di una situazione altrettanto critica, con cataste di rami ammassate addosso ai piloni e l’assoluta mancanza di manutenzione della componente boschiva che invade l’intero alveo del fiume".

Pompignoli conclude con una stoccata all’ente di cui è consigliere, che vuol essere un monito ad avere più a cuore alla sicurezza del territorio. "Il territorio parla e ci riporta una situazione davvero drammatica. Ecco perché dalla Regione ci aspettiamo progetti certi e cronoprogrammi definiti dal punto di vista idrogeologico e della messa in sicurezza delle nostre vallate".

o.b.