Sos Confesercenti. Saldi invernali a rilento: "Colpa del caldo. E bisogna cambiare"

L’indagine dell’associazione: "Vendite in calo in sette negozi su dieci" .

Sos Confesercenti. Saldi invernali a rilento: "Colpa del caldo. E bisogna cambiare"

Sos Confesercenti. Saldi invernali a rilento: "Colpa del caldo. E bisogna cambiare"

La stagione dei saldi volge verso il termine con una contrazione negativa di circa il 21% rispetto allo scorso anno: a dare questo dato e a lanciare l’allarme è Fismo, l’associazione delle imprese del settore moda Confesercenti, sulla base di un sondaggio condotto su un panel di imprese associate. La stessa organizzazione fa notare come ci siano vendite in calo in sette negozi su dieci, perdite le cui ragioni vengono individuate in primis in questi autunno e inverno caratterizzati da temperature eccezionalmente miti, che hanno ridotto la domanda; in secondo luogo, in un boom di offerte e promozioni dei negozi e siti online.

"Il problema oggi però non è più solo quello di concordare le date: occorre infatti prendere atto che i saldi, come attualmente regolamentati, costituiscono un istituto ormai agonizzante", spiega Benny Campobasso, presidente di Fismo Confesercenti. "La distribuzione tradizionale, nei negozi fisici, dei prodotti appartenenti al settore moda – aggiunge – è da sempre stata considerata un fiore all’occhiello del Made in Italy. Tuttavia, alla luce di varie situazioni contingenti che sono venute a realizzarsi nell’ultimo decennio, il settore versa in uno stato di profonda crisi. Solo nel 2023 per ogni nuova impresa che ha aperto, quattro hanno cessato l’attività".

In occasione della riunione di bilancio del Coordinamento tecnico della Commissione Sviluppo Economico della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, con le principali Associazioni di categoria del settore, si è fatto il punto a fine stagione. "A pesare – continua Campobasso – è la fase ‘bulimica’ da sconti in cui siamo entrati: vendite promozionali, vendite sottocosto, liquidazioni, offerte speciali, temporary shops, black friday, boxing days, ecc.. Iniziative che, inevitabilmente, diluiscono l’impatto delle vendite di fine stagione e sottraggono quote di mercato alla rete di vicinato".

Di concerto nell’ottica di analisi del trend di vendite nel territorio, interviene Fabio Lucchi, responsabile Fismo Confesercenti Forlì: "Gli elementi di distorsione della concorrenza – afferma – sono evidenti. Occorre ora e presto ristabilire un effettivo equilibrio e garantire la parità di condizioni fra le diverse forme distributive, considerando anche il fattore climatico. Per questo la maggior parte degli imprenditori del comparto chiede un posticipo netto delle date di avvio delle vendite di fine stagione, oggi fissate a pochi giorni dall’inizio ‘astronomico’ delle stagioni stesse".

Inoltre, "il Governo, per garantire l’equilibrio del mercato – continua Lucchi – deve quindi avocare a sé le competenze in materia di vendite straordinarie, riprogrammando sia la durata dei saldi sia le date di inizio, che non devono cadere prima del 20 febbraio per i saldi invernali e del 20 agosto per quelli estivi. Ma, decisamente più importante, sarà definire norme a tutela degli esercizi di vicinato".

Sergio Tomaselli