Spazi artistici nuovi (San). Pannelli e sito per i visitatori in vista della grande mostra

Quattro luoghi in rete: San Domenico, Santarelli, San Sebastiano e San Giacomo. Pronto anche il portale web che promuove tutti gli eventi: vediamocialsan.it.

#Vediamocialsan: ecco l’hastag che lancia gli ’Spazi artistici nuovi’, il progetto promosso dal Comune di Forlì e che riunisce il Museo San Domenico e i suoi giardini, l’ex asilo Santarelli, il San Sebastiano e il San Giacomo in un polo innovativo e funzionale. "Si tratta di un luogo sempre aperto – afferma Valerio Melandri, assessore alla cultura – in cui i cittadini possono vivere l’offerta culturale forlivese, scegliendo tra i diversi eventi che prendono vita in questi molteplici contenitori". Il primo strumento è il sito vediamocialsan.it nato per permettere una fruibilità immediata, facile e veloce del cartellone dell’offerta dei quattro luoghi del S.a.n., dando così una cornice unica in cui trovare tutti gli eventi di questi spazi culturali. I grandi eventi del San Giacomo, le mostre di artisti contemporanei e locali del San Sebastiano, l’hub di innovazione digitale, il focus sul Novecento del Santarelli e le grandi esposizioni del San Domenico sono così a portata di click su un unico portale.

"Abbiamo anche installato, nel parcheggio della Barcaccia, dei pannelli informativi – spiega Melandri – che raccontano in modo semplice e diretto i quattro poli del San, con caratteristiche e destinazioni d’uso. Ringrazio i collaboratori dell’amministrazione comunale e l’agenzia Casa Walden che hanno lavorato bene e in velocità per consentire che tutto sia pronto per l’inaugurazione di domani della mostra ’Preraffaelliti’, che porterà in città migliaia di visitatori". Inoltre, nelle zone antistanti ai centri culturali sono state posizionate delle insegne circolari per dare visibilità ai punti nevralgici di questo percorso esteso e diffuso. "Entro i primi di giugno – prosegue Melandri – sarà pronto anche il giardino all’inglese e sistemata l’arena naturale e la vasca ipogea del Santarelli che saranno adibite ad iniziative all’aperto, il tutto finanziato con fondi europei, senza costi per le casse comunali".

Nell’ex asilo Santarelli sono anche sistemati i volumi provenienti dal Palazzo del Merenda, in un’area che ha quindi diverse vocazioni: biblioteca, laboratorio aperto, aule per studenti universitari, start up imprenditoriali e Museo del ‘900. "Abbiamo previsto anche un’attività di facilitazione digitale rivolta ai cittadini – spiega Rossella Ibba, dirigente del settore cultura – con l’apertura di cinque sportelli informativi in città". "Il sito vediamocialsan.it – precisa Giuseppe Tolo dell’agenzia Casa Walden – sarà implementato con contenuti, video e workshop per farlo crescere e renderlo sempre attivo e partecipato".

Gianni Bonali