Tornano le giornate del Fai. Giovani studenti come ciceroni. Ecco i gioielli da riscoprire

Nel weekend si potranno visitare Santa Maria del Fiore e il palazzo della Banca d’Italia. A Civitella aperti per l’occasione la chiesa di Sant’Antonio e l’Oratorio di San Filippo.

Tornano le giornate del Fai. Giovani studenti come ciceroni. Ecco i gioielli da riscoprire

Tornano le giornate del Fai. Giovani studenti come ciceroni. Ecco i gioielli da riscoprire

Forlì e Civitella saranno al centro delle Giornate Fai di Primavera del 23 e 24 marzo. A Forlì protagonista sarà la chiesa di S. Maria del Fiore in via Ravegnana 92. Chiesa e convento nascono come luogo di culto con annesso ospedale in una zona un tempo in aperta campagna, fuori delle mura di Forlì. Durante le Giornate di Primavera 2024 sarà possibile usufruire della guida dei ciceroni del Liceo Artistico e Musicale che illustreranno la complessa iconografia, poco conosciuta, delle decorazioni della chiesa. Sarà inoltre possibile in via del tutto eccezionale visitare gli ambienti del convento, addentrandosi nelle ex celle dei monaci. Orari: sabato 9-13 e 14-17.30. Domenica 14- 18.

Altro luogo da scoprire è la Banca d’Italia in corso della Repubblica 36. La visita prevede una descrizione della facciata di quello che viene individuato come Palazzo Romagnoli di Borgo Cotogni, mentre all’interno saranno visibili i locali del primo e secondo piano adibiti a uffici e spazi amministrativi insieme alla collezione d’arte della Banca, comprendente fra l’altro sei grandi pannelli in ceramica di Angelo Biancini, un bassorilievo dello scultore Mario Bandini del 1942, sei tele di Maceo Casadei e un’opera di Alberto Sughi. Apprendisti Ciceroni saranno gli allievi del Matteucci, indirizzo turistico. Orari: sabato: 9-12.30 e 14-17:30 (massimo 15 persone); domenica 9-12.30 e 14-18.

In Val Bidente a Civitella si potranno visitare la Chiesa di Sant’Antonio o del Castello e l’Oratorio di San Filippo.

"La Chiesa di Sant’Antonio, è stata l’antica parrocchiale del paese fino al XVI secolo – si legge nella scheda del Fai – quando parrocchia e titolo furono trasferiti alla chiesa di Santa Maria in Borgo; allora divenne sede della Compagnia di Sant’Antonio. Avendo subito i danni del terremoto del 1661, fu avviata una lunga ricostruzione in stile barocco. L’esterno è semplice e sobrio, mentre l’interno è elegante e di notevole pregio artistico in stile barocco e a navata unica".

"L’Oratorio di San Filippo è invece una piccola costruzione dalle linee semplici ma eleganti, con l’interno abbellito da stucchi sulla volta e dominato visivamente dall’altare, sul quale si trova un dipinto di pittore anonimo del XVIII secolo raffigurante San Filippo in estasi. L’Oratorio fu costruito per iniziativa del sacerdote don Enzo Calboli nel 1671 e si inserisce fuori dal vecchio nucleo del paese, lungo la strada provinciale 76 che porta verso Collina.

"La visita prevede l’ingresso – precisano il sindaco Claudio Milandri e l’assessore al turismo Francesco Samorani – all’interno delle due chiese, tuttora chiuse al pubblico, con una descrizione della storia e dei beni artistici. La visita alla chiesa fa parte di un itinerario a piedi per le vie del paese, che prevede anche la visita al nucleo antico, o Castello, con la chiesa di S. Antonio e l’apertura del bene vuole sensibilizzare proprio l’attenzione verso un territorio periferico e poco conosciuto. Il tutto grazie alle giovani guide Fai del paese. Infine saranno accessibili anche il santuario della Madonna della Suasia e la chiesa del Castello di Cusercoli". Orari: sabato 9-13 e 14-17,30; domenica 9-13 e 14-18.

Oscar Bandini