Tredozio dopo il sisma, sfida tra la sindaca Vietina e il tecnico Ravagli

La prima, insegnante ed ex deuputata, corre per il terzo mandato; il secondo è a capo dell’ufficio comunale di San Mauro Pascoli, vicino alla pensione.

Dalle urne dell’8 e 9 giugno chi uscirà sindaco di Tredozio? Simona Vietina, che corre per il terzo mandato, con la civica ‘Tredozio prima di tutto’ o Giovanni Ravagli, con la civica ‘Ripartiamo da Tredozio’? Di sicuro la sfida è interessante, perché le due liste hanno raccolto attorno ai candidati le forze politiche e le persone impegnate nell’associazionismo e nel volontariato. Il tema dominante è la ricostruzione del territorio e del paese, dopo alluvione e frane, che tennero isolato il paese per alcune settimane, e dopo il terremoto dello scorso settembre che ha sconvolto la vita e le abitazioni di molti cittadini. Vietina, 53 anni, insegnante d’informatica e di sostegno nella scuola superiore a Faenza, deputata alla Camera dal 2018 al 2022 e attualmente coordinatrice regionale della Nuova Dc in Emilia Romagna, si ripresenta per il terzo mandato. Ravagli, detto Gianni, 61 anni, originario di Tredozio, è attualmente capo ufficio tecnico del Comune di San Mauro Pascoli, in vista della pensione entro il 2025. Entrambi i candidati si dicono a capo di liste civiche trasversali, tanto che in un primo momento sembrava che Fratelli d’Italia volesse presentare un proprio candidato sindaco, ma poi il progetto non è andato in porto. Vietina punta sulla continuità e sull’impegno personale profuso durante alluvione e terremoto. Ravagli fa leva sulla preparazione ed esperienza tecnica e sul cambiamento, anzi sulla ‘ripartenza’. Entrambi hanno un passato nelle file di Forza Italia.

Quinto Cappelli